In provincia di Monza, una 16enne è finita in carcere per aver tentato di simulare uno stupro accusando l’educatore della comunità in cui era ospite.
Per rendere credibile la sua versione totalmente inventata, l’adolescente aveva chiesto a un’amica di procurarle dello sperma dal proprio ragazzo. In passato era già stata arrestata con le accuse di maltrattamenti, estorsione e rapina ai danni della madre e della sorellina di nove anni.
Era tutto pianificato – Aveva tentato di fabbricare prove fase pur di rendere credibile la sua messinscena ai danni dell’educatore ma é stata smascherata e arrestata. La 16enne aveva avuto problemi con la giustizia anche in passato, ecco perché si trovava in comunità. Allo scopo di simulare la violenza sessuale era arrivata a chiedere a un’altra minorenne di reperirle il liquido seminale del proprio ragazzo. Scoperta, è stata portata nel carcere minorile di Pontremoli (Massa Carrara).
Precedenti penali – Era stata arrestata per decisione del Gip del Tribunale per i Minori di Milano con le accuse di maltrattamenti, estorsione e rapina ai danni della madre e della sorella di nove anni. A quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Besana Brianza (Monza), dall’aprile 2021 allo scorso luglio, la ragazza si era dimostrata violenta anche in famiglia: aveva maltrattato il genitore e la sorellina per ottenere denaro, distruggendo l’arredamento di casa quando non lo otteneva e minacciando tutte e due di ritorsioni.