Un anello in finto oro fatto cadere in terra utilizzato come esca per attirare l’attenzione e ingannare la vittima di turno; la richiesta intimidatoria di denaro per l’acquisto di quel finto anello e la consegna di 50 euro da parte della vittima. A smascherare la “truffa dell’anello” sono stati i Carabinieri della Stazione Nomentana che hanno arrestato due uomini gravemente indiziati dei reati di estorsione in concorso, vendita o commercio di prodotti con marchi falsi e introduzione nello Stato di prodotti con marchi falsi.
Come si legge in una nota della Provinciale Carabinieri di Roma – era stato notato, già da qualche minuto, dai Carabinieri nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, al punto che i militari hanno deciso di seguirne gli spostamenti per verificarne le reali intenzioni.
I cittadini romeni, all’altezza di una fermata dell’autobus, dopo aver avvicinato un uomo di 68 anni che era in attesa del bus, hanno lasciato cadere a terra un anello, che loro spacciavano come se fosse in oro, attirando l’attenzione del 68enne che è stato convinto a raccoglierlo. A quel punto i due uomini avrebbero proposto alla vittima di acquistare l’anello.
Nel frattempo è arrivato in fermata l’autobus che il 68enne stava attendendo e considerata la premura della vittima nel salire a bordo, i due indagati si sarebbero frapposti tra l’uomo e la porta d’ingresso del mezzo pubblico, esigendo del denaro. La vittima, intimorita dall’atteggiamento dei due e temendo per la propria incolumità, ha deciso di consegnare loro una banconota da 50 euro ma a quel punto sono intervenuti i Carabinieri che li hanno fermati.
L’anello, recuperato dai militari, è risultato, ovviamente, finto e i due indagati ne avevano in tasca altri 50 dello stesso tipo. L’arresto dei due è stato convalidato.