Erano sfruttati per fare foto con i turisti che durante i mesi estivi affollavano le vie del centro di Venezia. Non erano in buone condizioni fisiche, per lo stress causato dalle alte temperature e dalla manipolazione di chi voleva accarezzarli, in contrasto con la loro natura selvaggia da rapaci notturni.
I due barbagianni, sequestrati a luglio a tre persone che lucravano su di loro dai Carabinieri CITES di Venezia, sono oggi in mani esperte e sicure: vivono al CRAS di Modena, dove c’è uno spazio adatto a tutte le esigenze etologiche degli esemplari e sono costantemente monitorati per la loro salvaguardia, proteggendo le specie in via di estinzione da ogni forma di maltrattamento e dal triste fenomeno del bracconaggio.