DELIA. Il consigliere comunale del Pd Diego Giordano s’è dimesso dalla propria carica di consigliere. Lo ha fatto tramite una lettera che ha depositato al Comune e nella quale ha utilizzato parole anche piuttosto forti nel motivare la sua decisione politica.
Giordano, in forza al Partito Democratico, scrive di “un atteggiamento di protagonismo esasperato da parte del Sindaco”, di “un sistema di azioni totalitarie, poco partecipativo”, di un “ruolo di consigliere relegato a puro servitore di un sistema preordinato nel quale una libera proposta alternativa non ha efficacia, non ci si può esprimere”.
Pertanto – spiega – “in questo ambiente politico e sul suo modo di operare, non mi ci rivedo e il mio ruolo di consigliere non ha ragione di esistere”. Nello stesso atto ufficiale, l’ex consigliere comunale chiarisce che “la mia intenzione e l’uso specifico di sostantivi e aggettivi (in questo caso rivolti al Sindaco) non sono assolutamente di carattere personale, bensì riferiti ad atteggiamenti politici”.
A seguito delle dimissioni, Giordano ha poi spiegato che “non riconosco in questa amministrazione un confronto sano tra varie espressioni di una compagine politica, anzi ho riconosciuto un accentramento da parte del Sindaco fondato su logiche politiche che non mi appartengono. Si sono create a mio avviso delle strutture, dei modi di agire in cui ogni proposta o idea divergente non hanno spazio. In queste condizioni non scorgo la benché minima lungimiranza, per me prerogativa dell’agire politico”