A Mazzarino presso la Sala Melvin Jones del convento Frati Minori Riformati si è tenuta un’Assemblea Unitaria di lavoratrici e lavoratori organizzata dal CGIL , CISL e UIL rispettivamente con Rosanna Moncada, Emanuele Gallo e Salvatore Guttilla per parlare di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un’iniziativa che si è svolta nell’ambito di una mobilitazione regionale prevista per il 21 ottobre a Palermo ( è in programma un flash mob, alle 11 nella centrale piazza Politeama di Palermo, preceduto da un fitto calendario di assemblee e incontri nei luoghi di lavoro delle principali città dell’Isola) e di una manifestazione nazionale indetta dalle tre sigle per il 22 ottobre a Roma.
Scopo delle iniziative è tenere accesi i riflettori sul problema, in vista anche della formazione dei nuovi governi, quello nazionale e quello regionale ai quali i sindacati sollecitano risposte immediate. In generale nel Paese, dall’inizio del 2022 sono quasi 600 i morti sul lavoro , una media di tre persone al giorno e sono state presentate da gennaio ad agosto 484.561 denunce di infortuni.
In Sicilia la mobilitazione sarà anche l’occasione per sollecitare il neo-governo regionale a far presto con l’attuazione del protocollo firmato ad agosto tra Regione e Ispettorato nazionale del Lavoro per il contrasto all’illegalità del lavoro anche sotto il profilo previdenziale, assicurativo e della sicurezza. L’intesa dovrebbe condurre al potenziamento della rete degli ispettori nell’Isola, al momento appena 63. “I controlli capillari potranno fungere da deterrenza e fare venire alla luce le situazioni di irregolarità e di mancato rispetto della normativa sul lavoro e sulla sicurezza, per garantire i dirittidei lavoratori e la piena dignità sul lavoro”.
A Mazzarino l’assemblea di lavoratori aderenti alle diverse categorie di lavoro ( Agroalimentare, Edile ,Chimico, Tessile , Energia , Trasporti ,Metalmeccanico, Turismo , Terzo settore, Pubblico) è stata molto partecipata e ricca di interventi da parte di tutti i presenti che hanno condiviso esperienzee criticità legate alla sicurezza.
Quanto alle richieste Cgil Cisl e Uil hanno sostenuto che tutti i finanziamenti alle imprese, pubbliche e private, devono essere condizionati a investimenti aziendali per la salute e la sicurezza. Che tutti gli appalti, pubblici e privati, devono essere subordinati all’applicazione dei contratti collettivi di lavoro. E che alle imprese vincitrici di appalti deve essere richiesto un programma di qualificazione su questi temi, “anche secondo il modello della patente a punti”. Ancora, che i lavoratori siano obbligati a frequentare corsi di formazione e addestramento. E idem i datori di lavoro “quale requisito” per l’attività di impresa. Il rafforzamento dei controlli e del coordinamento tra gli enti preposti: Ispettorato del Lavoro, Asp, Inail e Inps. E che questi istituti collaborino regolarmente con le parti sociali. I sindacati sollecitano, inoltre, il via a tavoli di confronto a tutti i livelli tra istituzioni, sindacati e imprese.
E l’inserimento della materia “salute e sicurezza sul lavoro” nei programmi scolastici affinché il rispetto della vita di chi lavora entri nei programmi educativi e sia sempre, non solo un valore da dichiarare ma anche concreta e puntuale pratica quotidiana”.