CALTANISSETTA. Si è chiusa la seconda edizione del “Pietrarossa Bellini Academy and Music Festival” di Caltanissetta, che per 40 giorni ha portato sul territorio artisti di fama, giovani talenti e studenti da tutto il mondo, animando la vita sociale e culturale del territorio nisseno a vantaggio di tutti i suoi cittadini in una prospettiva fortemente cosmopolita, che si pone oggi come vetrina internazionale dell’eccellente lavoro svolto tutto l’anno dal Conservatorio
Il Quartetto di Sassofoni Sigma Project, pioniere di nuovi repertori stimato in tutto il mondo, la residenza del pianista russo Dmitri Masleev in concerto in solo, con la violoncellista Nina Kotova, con le voci del mezzosoprano Milijana Nikolic e del tenore Rosario La Spina, il Quintetto di eccellenze Schubert guidato da Alain Meunier e infine i cinque concerti degli ensemble dei migliori studenti con la classe di sassofono, di canto, l’orchestra di fiati, quella di Eufonio e la classe di Archi: musica e vita insieme per oltre un mese nei luoghi simbolo della cultura nissena che ora ambisce a giusto titolo a tornare nella narrazione nazionale come crocevia di culture e motore di rivitalizzazione del territorio centrale della Sicilia.
Importante la risposta di Caltanissetta con oltre 300 studenti che hanno aderito alle 22 masterclass dell’Academy, trenta studenti da altri conservatori italiani, cinesi e francesi e un’affluenza di pubblico a singolo concerto in costante crescita fino ai sold out delle ultime date sia per la serie “Le Grandi Firme” sia per i concerti giovani “I Colori del Talento”. Un esito raro che testimonia come, nonostante il perdurare di problemi nei viaggi a causa di pandemia e guerra, ancora più evidenti in un territorio non collegato da infrastrutture solide come quello di Caltanissetta, un’offerta culturale mirata, ben strutturata con un’efficace proposta didattica, riesca a rianimare una città nel nome di arte e bellezza. Costruttori di questo piccolo miracolo che ambisce a una costante crescita, il Direttore del Conservatorio e Direttore Artistico del Festival M° Michele Mosa e il suo Presidente Architetto Andrea Milazzo alla testa di un solido corpo docente coeso e motivato.
Racconta il M° Mosa: “L’anno scorso è stata una vera scommessa, quest’anno la scommessa continua ma con più certezze ed ogni anno continueremo a dimostrare un principio semplicissimo: si può e si deve fare! Per la buona reputazione del nostro Conservatorio, per metterne in luce l’eccellenza, che sia motivo d’orgoglio e stimolo intellettuale per i nostri ragazzi, per le famiglie che li sostengono nel loro percorso di studi, per la nostra città che negli anni ha visto una continua fuga di gioventù e merita un’inversione di tendenza a cui tutti dobbiamo continuare a lavorare insieme, a partire dall’offerta formativa. Quest’anno i media nazionali si sono occupati di noi in modo importante, con servizi approfonditi, che hanno sottolineato anche un fatto per noi importante, cioè il clima festoso e sereno che si respira tra le nostre mura, la gioia di lavorare insieme: dobbiamo continuare a raccontarci al mondo esaltando i nostri punti di forza senza nascondere le nostre debolezze e tornare così da protagonisti su una scena nazionale che meritiamo”.
Chiosa il Presidente dell’Istituzione, Architetto Andrea Milazzo: “Il territorio nisseno è un’eccellenza troppo spesso dimenticata, ma credo che il percorso virtuoso del nostro Conservatorio, che sta completando il processo d’elezione a sede statale dell’Alta formazione artistica e musicale, sulla quale abbiamo scommesso e lavorato duramente, stia indicando la strada giusta per ritrovare un’identità culturale che porti il nostro importante patrimonio storico nel presente. Non sono mai percorsi facili, lineari, scontati né tanto meno brevi, ma bensì cammini lunghi, fatti di pazienza e costanza. Noi continueremo a lavorare con tenacia affinché in tutto il territorio nasca l’esigenza di una collettiva, virtuosa rinascita intellettuale”
I luoghi del festival nel 2022 hanno abbracciato l’intero territorio urbano: in primis il Teatro Regina Margherita di Caltanissetta, il parco archeologico urbano di Palmintelli, la Cattedrale della Città, la Biblioteca L. Scarabelli, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Caltanissetta, la Curia e il Consorzio Universitario.