Per la riapertura della piscina comunale di via Rochester a Caltanissetta si dovranno attendere ancora parecchi mesi.
Ne hanno preso atto i componenti della quinta commissione consiliare presieduta da Gianluca Bruzzaniti che ieri mattina hanno visitato l’impianto in compagnia dei dirigenti comunali Giuseppe Tomasella (responsabile dei lavori pubblici) e Giuseppe Intilla (responsabile dell’ufficio sport). Era presente pure il rappresentante della RTI “Caltanissetta Sportiva” che èla società che si è aggiudicata l’appalto per la gestione dell’impianto per nove anni.
“Ai convenuti – ha fatto poi sapere Bruzzaniti – abbiamo chiesto conto di ciò che sta impedendo la riapertura della piscina, la cui attività è stata sospesa l’1 luglio 2019 quando il vecchio gestore ha cessato il suo compito”.
La risposta, soprattutto da parte della RTI è stata che prima la pandemia e poi la guerra in Ucraina (che ha fatto balzare alle stelle i prezzi di luce e gas) hanno sicuramente rallentato tutte le attività programmate per la riapertura dell’impianto. Ma soprattutto è stato spiegato – su questo dirigenti comunali hanno dato conferma – che il motivo principale dei ritardi è da attribuire alla “variante” urbanistica che dovrà essere apportata all’impianto (con il consenso e il consiglio comunale) per adeguarlo alle nuove disposizioni conseguenti alla pandemia, rese tassative.
“Abbiamo obiettato – ha sottolineato Bruzzaniti – che nelle more che si definisca l’iter per la variante (che riguarderà la realizzazione dei nuovi spogliatoi e altre aree dedicate all’utenza), si potrebbe cominciare con altri lavori che servono per riprendere la piscina dopo oltre 3 anni in chiusura e raid vanidalici-. La variante, come sappiamo, dovrà passare al consiglio che dovrà approvare la pratica che, però dovrà preventivamente essere munita del parere del genio civile civile, per cui abbiamo ribadito che nelle more che questo ch arrivi e che avvenga pure l’approvazione alla variante Prg da parte il consiglio comunale, sarebbe opportuno cominciare gli altri lavori necessari da realizzare all’interno della struttura”.
Con amarezza, Bruzzaniti ha dovuto ammettere che ” sicuramente entro il 2022 i lavori non potranno avere inizio perché servono ancora diversi mesi per le pratiche burocratiche e c he solo successivamente potranno cominciare lavori”.
Ciò vuol dire che saranno ancora parecchi mesi in cui la piscina resterà chiusa al pubblico. “L’auspicio realistico – ha concluso il presidente della quinta commissione – è che la piscina possa essere riaperta tra marzo e aprile del 2023. Quello che non riusciamo ad accettare e lo strombazzare dei propri programmi dell’amministrazione, che ogni volta che è stata chiamata in causa, ha sempre risposto che era tutto sotto controllo e che da lì a qualche mese all’impianto sarebbe stato restituito alla città. Invece siamo all’alba”.
E domani sera ci sarà un sit in di protesta proprio per la mancata riapertura della piscina.