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Caltanissetta, “La chiesa nissena e il mondo della Zolfara”: la pastorale dei Padri Lipani e Buccoleri

L’ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali della Diocesi di Caltanissetta, su indicazione del Vescovo S.E. Monsignor Mario Russotto, ha organizzato per venerdì 11 novembre 2022 alle ore 16 una giornata di studio sul tema delle Zolfare e del rapporto vissuto con la chiesa dell’epoca.

L’incontro si svolgerà a Caltanissetta nella chiesa di San Giovanni, proprio alla vigilia della “Giornata regionale per le vittime delle miniere”, ricorrenza istituita l’anno scorso dal Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci nel giorno in cui, 140 anni prima, per una scintilla di Grisou, si verificò un tragico incidente mortale alla miniera Gessolungo.

Il pomeriggio di studio inizierà con i saluti istituzionali del Direttore dell’Ufficio Diocesano Cultura e Comunicazioni Sociali Alessandro Rovello, del Sindaco Roberto Gambino, del Rettore della chiesa di San Giovanni Padre Quattrocchi e del Presidente dell’associazione Michele Abbate e grande sostenitore della memoria e delle tradizioni locali Filippo Ciulla.

A introdurre e moderare l’evento sarà presente Laura Zurli che, insieme al padre Mario, ha dedicato tanto tempo all’approfondimento della vita nelle zolfare ed è stata – sempre insieme al padre – promotrice dell’istituzione del “Cimitero dei Carusi” dove vengono ricordati i 65 minatori morti durante la tragedia del 12 novembre 1881.

Gli interventi saranno curati da Fiorella Falci e Luigi Bontà. Sarà tracciato un excursus storico che metterà in luce le regole, gli errori e le personalità misericordiose del passato per confrontarle con la nuova visione e le opportunità di sviluppo del presente.

Tra la mostra realizzata dagli studenti del liceo paritario P. Mignosi e la lettura di poesie verranno tracciate, in particolare, le figure di Padre Angelico Lipani e Padre Buccoleri.

Due religiosi che hanno investito la loro vita per sostenere misericordiosamente gli zolfatari e le loro famiglie preoccupandosi di consolare i lavoratori e accudire gli orfani e le vedove. Un impegno coraggioso soprattutto perché, all’epoca, i minatori – compresi i bambini –, al pari di “merce da riscattare”, venivano considerati come individui “sacrificabili” alla vita nelle viscere della terra, alle malattie dell’apparato respiratorio, alle fatiche del duro lavoro e, in caso di morte, privati pure di un funerale religioso.

Padre Angelico Lipani e Padre Buccoleri, invece, furono dei pionieri nell’impegno sociale in un’epoca in cui non esisteva ancora una forma di assistenzialismo pubblico e tutto era lasciato alla “carità del “ricco benestante” a favore del “povero caduto in miseria”.

Una cura “dell’ultimo” che Padre Bruccoleri ha iniziato proprio nella chiesa di San Giovanni quando, da parroco di quella realtà, decise di avviare nei locali attigui, quelli che adesso ospitano la “Cittadella della Carità”, il centro sociale “Gesù Divino lavoratore”.

Ed è proprio per rimarcare questo legame con il passato che la Diocesi ha scelto di organizzare il convegno in quella chiesa.

“L’idea di questa giornata di studio è nata dal desiderio di far conoscere la storia della chiesa nissena, valorizzare i beni materiali e immateriali del territorio e riaccendere le luci su una storia umana e spirtuale poco nota o , talvolta, rappresentata in modo non corretto” ha spiegato Padre Alessandro Rovello -.

Un interesse profondo ed esteso poiché la dura vita delle miniere di zolfo va oltre il territorio della città di Caltanissetta e tocca quasi tutta la Diocesi. Tanti sono i luoghi che hanno conosciuto l’asprezza di questo mondo e pianto le amare conseguenze.

“Non dimentichiamo gli errori che sono stati commessi – ha concluso Padre Rovello – ma è fondamentare raccontare l’esperienza coraggiosa di chi ha scelto di dedicare una grande cura nel servizio pastorale rivolto a queste persone, ai minatori e alle loro famiglie, mostrando una presenza tangibile, di guida e consolatore, mettendo in atto scelte e azioni che hanno concretamente dimostrato una vicinanza fisica, spirituale ed economica”.

Passo dopo passo si scopriranno realtà poco studiate e non ancora adeguatamente pubblicizzate ma ricche di altruismo e generosità. Un appuntamento, dunque, che non bisogna assolutamente perdere proprio come gli altri eventi in calendario tra venerdì 11 e domenica 13 novembre. Tra questi, oltre alla giornata di studio, si terrà la firma del protocollo d’intesa su “Le vie dello zolfo” promossa e portata avanti dall’assessore Marcello Frangiamone, la rappresentazione teatrale “Pinuzzu” fortemente voluta dal Presidente dell’associazione “Piccoli Gruppi Sacri” Michele Spena, la commemorazione della strage al “cimitero dei Carusi” alla presenza di numerose istituzioni e il 44° Sicily Minieral Show promosso dall’Associazione Mineralogica Paleontologica e della Cultura della Solfara di Sicilia presieduta da Michele Brescia.

Momenti che non vogliono fermarsi al “non dimenticare” ma protendere oltre aiutando lo spettatore a riflettere, interrogarsi e agire per costruire un futuro migliore per tutto il territorio del Nisseno.

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