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Caltanissetta, Colasberna (UNC): “Amministratori inadeguati, perché non imparano a copiare dalle altre città?”

Fabrizio Colasberna, presidente ďell’Unione Nazionale Consumatori di Caltanissetta traccia una lunga considerazione su quelle che vengono definite “scelte avventurose e sbagliate messe in atto dagli amministratori cittadini.

Una panoramica che partendo dal recente caso degli impianti sportivi della piscina e dello stadio Tomaselli prosegue con la pista ciclabile e le allocazioni in pieno centro urbano di eventi che creano più disagi che benefici.

A seguire la nota integrale:

A nome di molti cittadini consumatori-utenti iscritti alla nostra associazione, ma crediamo, allo stesso tempo, di raccogliere le istanze e le lamentele di tanti altri cittadini, anche se non iscritti, che assistono attoniti e sgomenti all’incresciosa situazione economico-sociale a cui ci sta portando questa fallimentare amministrazione comunale.

Apprendiamo proprio oggi l’ulteriore notizia che la piscina comunale non potrà riaprire prima del mese di aprile del 2023 (questa è la speranza) oltre alla ancora non risolta questione della inagibilità del campo “M. Tomaselli” di Pian del Lago per la pratica del Rugby che, pareri e opinioni a parte, rimane comunque un fatto. Adesso la domanda sorge spontanea (come diceva un noto conduttore televisivo antesignano delle battaglie a favore dei consumatori): come ci possiamo stupire e lamentare se Caltanissetta risulta essere sempre ultima nelle classifiche nazionali per vivibilità.

I due impianti sportivi più importanti e (che dovrebbero essere) fiore all’occhiello della Nostra comunità, ad oggi, sono dichiarati inagibili.

La domanda altresì se la dovrebbero porre coloro che 3 anni fa hanno regalato l’amministrazione di questa città a politicanti populisti privi di contenuti concreti e di razionalità nelle scelte (vedasi altresì scelta di fare la fiera di San Michele presso il foro boario e la gara di go-kart nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 in via F. Turati/Via S. D’Acquisto/Via Don G. Minzoni etc.. con paralisi del traffico cittadino perché ovviamente anche il mercatino settimanale del sabato, (scelta anch’essa intelligente), è stato spostato in Via Ferdinando Primo.

Non sappiamo più cosa ci dobbiamo aspettare da questa amministrazione e non troviamo e capiamo perché mai un turista/cittadino del mondo dovrebbe mai scegliere di passare per Caltanissetta (forse per il cannolo più lungo del mondo) o, peggio ancora, perché mai (e ancora ci stupiamo) un giovane dovrebbe scegliere di rimanere e costruirsi un futuro in questa realtà dove, tra le altre cose, le piste ciclabili vengono poste ai bordi delle arterie più periferiche della città (inizio della pista ciclabile quasi sullo scorrimento veloce) ed in prossimità della rotatoria più grande della città dove confluiscono 5 vie a più alta intensità di traffico della città (rotatoria Bloy) dove infatti già si sono registrati i primi due incidenti che hanno visto coinvolti dei ciclisti, e per di più (cosa simpatica anche) terminare la pista ciclabile in tronco sulla Via Rochster!

Non capiamo quale grande figura e quale studio approfondito ci sia stato dietro (con una spesa per la realizzazione non certo indifferente).

Per non parlare in riferimento a ciò del restringimento di carreggiata venutosi a creare in Via P. Mattarella a seguito della realizzazione di tale pista pseudo ciclabile che, norme alla mano, come previsto dal C.d.S. in vigore, all’art. 103 è previsto che “La larghezza della corsia puo’ variare da un minimo di m. 2,80 nelle zone urbane ad un massimo di m. 4. Una opportuna maggiorazione e’ consentita nelle curve, nelle corsie delimitate da isole direzionali od in presenza di ostacoli fissi”.

Speriamo vivamente in una “svegliata” generale e proponiamo una soluzione molto semplice per iniziare: impariamo a copiare da quelle amministrazioni migliori e più virtuose di noi senza applicarci più di tanto in scelte avventurose e avventate anche perché i voti non si prendono solo per il reddito di cittadinanza nei mondi normali”.

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