Gli studenti del V anno dell’istituto “Sebastiano Mottura” di Caltanissetta hanno incontrato i referenti dell’associazione donatori di sangue Avis Caltanissetta.
Una “chiacchierata” mirata a illustrare come la donazione di sangue possa rappresentare un’opportunità per salvare la vita a chi ne ha necessità senza creare alcun fastidio a chi compie questo generoso gesto.
Hanno incontrato i neo diciottenni – età minima per poter diventare donatore di sangue – il presidente Avis Caltanissetta Gaetano Giambusso, i vice presidenti Benedetto Trobia e Antonio Carta, il segretario Michele Melilli, la consigliera Floriana Vinci e la volontaria del servizio civile Daniela Salerno.
Un appuntamento che la dirigente scolastica Laura Zurli, il docente collaboratore alla dirigenza Orazio Palermo e la referente scolastica per la salute Stefania Cammarata hanno accolto con soddisfazione. La giornata informativa, infatti, è stata vista come un’opportunità che, integrata alle conoscenze e competenze acquisite durante le ore scolastiche nelle aule e nei laboratori, contribuisce a formare la personalità del singolo individuo. Il compito della scuola, agenzia formativa per eccellenza, è anche quello di contribuire alla trasformazione dell’adolescente, ancora alla scoperta del mondo che lo circonda, in un professionista e un cittadino responsabile, competente e socialmente utile alla collettività e al territorio nel quale è inserito.
Per l’Avis di Caltanissetta si tratta del primo degli incontri che verranno svolti negli istituti scolastici superiori del proprio bacino di appartenenza.
I giovani del Mottura hanno risposto con grande entusiasmo e generosità all’iniziativa e oltre il 60% ha scelto di iscriversi all’associazione per effettuare le analisi di controllo e verificare l’effettiva idoneità per diventare donatore di sangue.
L’Avis Caltanissetta, a fine settembre, ha tracciato un bilancio dell’anno appena trascorso riscontrando un aumento del 100% delle donazioni rispetto a quante effettuate nel 2021. Ma questo successo non basta per garantire l’autosufficienza anche in previsione di chi, per età o per esigenze di salute, non è più idoneo alla donazione. Per l’associazione, dunque, è molto importante sensibilizzare i giovani, arricchire il numero di iscritti e, di conseguenza, di sacche di sangue che verranno raccolte in modo da garantire il fabbisogno annuale.
Donare sangue è un gesto generoso che arricchisce chi lo compie e chi lo riceve.