L’Associazione Consumatori RETE SOCIALE ATTIVA, in rappresentanza e difesa degli interessi diffusi dei cittadini e delle aziende costituzionalmente sanciti, in sinergia con l’O.S. autonoma SINALP in difesa dei lavoratori fagocitati dalla crisi economica e sociale causata dell’eccessivo aumento dei costi energetici di gas e luce, denunciano l’indiscriminato aumento del costo dei prodotti energetici in Italia.
La delegata di Rete Sociale Attiva Sicilia Avv. Stefania Virga e il Segretario di Sinalp Sicilia Dr. Andrea Monteleone evidenziano che il prezzo di luce e gas ormai è letteralmente fuori controllo e oltre il 38% delle piccole e medie aziende Siciliane hanno già deciso di chiudere la loro attività entro Dicembre 2022 mentre già il 14% delle aziende in Sicilia, colpite dal caro bollette, ha chiuso i battenti licenziando i propri dipendenti.
Questa evidentissima emergenza ad oggi causa la perdita del lavoro ad oltre 105.000 lavoratori siciliani con la prospettiva che entro fine anno si perdano circa 280.000 posti di lavoro in tutta la Regione causando il dafault della Sicilia. L’attuale Governo, con il Decreto Aiuti Bis, ha prorogato fino a fine anno il pacchetto di provvedimenti tampone con i quali sperava di calmierare gli assurdi ed improponibili aumenti dei costi energetici che gli italiani stanno subendo.
Provvedimenti che nella realtà non hanno dato quei risultati che gli italiani speravano di ottenere visto gli ulteriori spropositati aumenti che aziende e cittadini continuano a subire.
“Come RETE SOCIALE ATTIVA e SINALP si legge in una nota – riteniamo che è necessario che il Governo Nazionale approvi una vera riforma strutturale dei costi presenti in bolletta approvando una linea politica che non faccia ricadere sempre sui cittadini e sulle aziende i costi imposti dall’Europa per la transizione ecologica e la speculazione finanziaria su gas e luce.
Siamo certi che gli aumenti non trovano alcuna giustificazione né nella crisi innescata dalla pandemia né nella guerra in Ucraina ma sono solo azioni finanziarie speculative che grandi gruppi finanziari stanno governando guadagnando fatturati enormi alla faccia del popolo italiano.
Per tutto ciò assieme alle aziende ed i lavoratori, si chiede alle istituzioni di modificare la struttura della bolletta energetica, rendendola economicamente sostenibile nel tempo: Riduzione dell’Iva sul gas e sulla luce in maniera definitiva potando l’aliquota al 4% per il gas ed al 5% per la luce Eliminare dalla bolletta i costi aggiuntivi utili solo allo Stato ed ai Gestori dei prodotti energetici. In particolare quelli che nelle bollette elettriche sono identificati come “oneri di sistema” Più vigilanza sugli aumenti soprattutto in periodi come quello attuale caratterizzati da prezzi ai massimi storici.
E’ essenziale istituire un monitoraggio permanente, organizzato e gestito dalle Authority competenti, che verifichi il costante allineamento tra il mercato al dettaglio e quello all’ingrosso smascherando eventuali speculazioni. Bloccare gli aumenti dei prezzi innescati dalle speculazioni causate dal mercato TTF della Borsa di Amsterdam e tornare alle trattative dirette tra Stati negli scambi commerciali dei prodotti energetici affinchè la politica protegga i cittadini e non gli speculatori finanziari”.