Soldi e voti. Paesi come pedine nello scacchiere del controllo mafioso applicato alla politica. Duecento voti per ognuno dei quattro piccoli centri oggetto della trattativa, valgono 5 mila euro.
E’ il boss Giuseppe Lo Duca, arrestato insieme al candidato autonomista del centrodestra, Salvatore Ferrigno, per scambio elettorale politico-mafioso, a tratteggiare questo scenario mentre, in un dialogo intercettato con Piera Lo Iacono, che per gli inquirenti e’ la mediatrice, anche lei finita in manette, afferma: “Io posso corrispondere al momento di tre al massimo quattro paesi, e basta.
E sono: Carini, Torretta, Cinisi, Terrasini… ora tu per qua gli dici ‘ascoltami … ‘, gli dici ‘avendo una persona… che gia’ ci siamo capiti pure chi e’, avendo quest’amicizia… non meno di cinque a paese!… “.