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Sicilia, Uil chiede al presidente Schifani “una piccola rivoluzione e un dialogo su cose concrete”

Redazione 2

Sicilia, Uil chiede al presidente Schifani “una piccola rivoluzione e un dialogo su cose concrete”

Mar, 27/09/2022 - 08:53

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“Non e’ vero che l’Italia va a due velocita’, la Sicilia e’ ferma. Anzi, arretra. Lo abbiamo detto al nostro congresso, lo ripetiamo a maggior ragione oggi augurando buon lavoro al nuovo presidente della Regione. A lui chiediamo una piccola rivoluzione: sia voce dei siciliani in tutte le sedi istituzionali, nazionali e internazionali, perche’ finalmente i siciliani abbiano cio’ che meritano. Rispetto e pari opportunita’!”.

Lo afferma Luisella Liontisi, segretaria della Uil Sicilia, in una lettera aperta di “buon lavoro” al neopresidente della Regione Renato Schifani, lanciandogli, “subito, un invito”. “La attendiamo – aggiunge – a Termini Imerese e dinanzi agli stabilimenti dei poli petrolchimici di Siracusa, Gela e Milazzo, alla Zona industriale di Catania e nei cantieri delle molte incompiute di Sicilia.

La aspettiamo nei luoghi della Formazione dimenticata e della Sanita’ negata, nelle aree agricole segnate dalle devastazioni ambientali e dall’indifferenza politica, negli uffici pubblici sempre piu’ a corto di personale ma sempre piu’ essenziali per garantire a tutti, veramente a tutti, il diritto di cittadinanza”. “Siamo pronti al confronto – sottolinea Luisella Lionti – ma nello spirito di quella sfida delle cose concrete che abbiamo lanciato ai candidati in campagna elettorale e ribadiamo adesso con piu’ forza, con piu’ convinzione. Giovani, donne e anziani sono i piu’ deboli in questa terra di debolezze e speranze, orgoglio e disagio. A giovani, donne e anziani e’ stato chiesto il voto e sono state fatte promesse. E’ tempo di mantenere, finalmente, gli impegni.

Chiediamo soltanto di poter discutere seriamente di politiche sociali e politiche attive del lavoro. Senza, peraltro, dimenticare – chiosa la segretaria regionale della Uil – che di lavoro si continua a morire. Per incidenti che, come ha esclamato il nostro leader nazionale Pierpaolo Bombardieri, e’ piu’ giusto chiamare omicidi!”.