SAN CATALDO. Chirurgia laparoscopica sempre meno invasiva e con elevati standard di cura: è l’ultima frontiera delle nuove tecniche operatorie che adesso si avvale anche della collaborazione del Prof. Diego Piazza, Chirurgo Addominale – già Primario di Chirurgia Oncologica presso l’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania e Presidente nazionale dell’Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani (A.C.O.I.) – ed ora Responsabile della Chirurgia Oncologica Mininvasiva della Casa di Cura “Regina Pacis” di San Cataldo (CL).
La Struttura si è dotata, infatti, di uno strumento altamente perfomante: la Colonna laparoscopica dotata di un innovativo sistema endoscopico di 4K con una piattaforma di imaging “multidisciplinare” che permette di ottenere risultati clinici migliori e più sicurezza per i pazienti. Si tratta di una catena di dispositivi ottici che permette di operare a cielo coperto, inserendo una particolare sonda con telecamera all’interno dell’area da operare con una definizione di immagine impareggiabile ed attraverso accessi chirurgici minimi.
I principali campi di applicazione sono la chirurgia oncologica e il trattamento chirurgico di patologie addominali quali le malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa), la malattia da reflusso gastro-esofageo e l’ernia iatale, la chirurgia senologica e la chirurgia proctologica. Questa nuova tecnologia è utilizzata in pochissimi centri in Italia ed uno di questi è proprio la Casa di Cura “Regina Pacis” con sede a San Cataldo (CL). La struttura ospita 45 posti letto, con unità altamente specializzate per le patologie chirurgiche ed è anche sede universitaria per la formazione degli Specializzandi in Chirurgia Generale di Catania.
“Si tratta di una metodica associata a minori rischi di complicanze – spiega il dr. Giuseppe Virzì, Direttore Sanitario e Resp. Chirurgia della Casa di Cura “Regina Pacis” – che riduce significativamente il dolore postoperatorio. Il paziente può rimettersi in piedi dopo uno o due giorni e riprendere una normale mobilità. La colonna laparoscopica in uso alla Casa di Cura “Regina Pacis” rappresenta quanto di meglio c’è oggi sul mercato mondiale ed è uno strumento di alta precisione che riduce molto i margini di rischio, connaturati a qualsiasi tipo di terapia chirurgica”.
Si tratta, in pratica, di un sistema di strumenti tra loro collegati, il cui “ultimo tassello”, il più importante, è una telecamera 4K con una definizione tale che è possibile osservare anche le strutture anatomiche più piccole, lavorando con una precisione millimetrica per asportare solo il tessuto neoplastico e preservando quello sano. “L’immagine che il chirurgo visualizza è incredibilmente nitida – aggiunge il Prof. Diego Piazza– quindi più realistica possibile. Vi sono, inoltre, dei filtri particolari che consentono di ‘colorare’ i tessuti, distinguendo grazie alle differenze cromatiche le parti da asportare.
Questa tecnologia ci permette di realizzare una chirurgia più precisa, interventi più veloci ma soprattutto più sicuri per operatori e pazienti perché si riducono le complicanze operatorie, in particolare per gli interventi di chirurgia avanzata che ormai trattiamo regolarmente”. Grazie al connubio tra avanguardia tecnologica, eccellenze professionali, umanizzazione dell’assistenza e percorsi personalizzati, la Chirurgia della Casa di Cura “Regina Pacis” continua nel proprio percorso finalizzato ad invertire il flusso della migrazione sanitaria, dando una risposta a tutti quei pazienti che, con le loro famiglie, sono spesso costretti a recarsi fuori Regione, con costi e disagi enormi per i nuclei familiari.