Mentre nello Spazio Samantha Cristoforetti riceveva la chiave d’ottone da Comandante dell’ISS e ringraziava commossa gli italiani, molto più giù – negli abissi terrestri – orde di hater da tastiera passavano il tempo a criticarla per… i capelli.
Avete capito bene. L’hanno insultata e ridicolizzata (si fa per dire) per i capelli all’insù e slegati.
“Tagliati i capelli. Vuoi solo apparire”.
“Vergognati. Sei un’astronauta scienziato, non un pagliaccio”.
“Una donna non si presenta così”.
“Ridicola con questi capelli. Ci marcia”.
“Sei pessima, manco la mamma sai fare”.
In pratica, una donna studia una vita intera, diventa la prima astronauta italiana a compiere un viaggio spaziale, la prima donna europea a diventare comandante ISS, un’eccellenza assoluta nel suo campo, e tutto ciò che hanno da dirle è che “una donna non si presenta così”.
L’idiozia, il disagio spaziale, il sessismo becero e atavico di certa gente è direttamente proporzionale alla grandezza di questa donna.
Che – mai fu vero come in questo caso – vola altissima su questa miseria.