I Caschi Blu della missione della Nazioni Unite che operano in Libano sulla base della risoluzione n. 1701 del 2006, recentemente rinnovata a fine agosto senza sostanziali modifiche al mandato della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), hanno condotto dal 20 al 23 settembre l’esercitazione semestrale multinazionale e interforze Steel Storm II-2022.
L’evento esercitativo ha permesso di addestrare i peacekeeper alle procedure di integrazione delle varie componenti operative del dispositivo militare composto da 48 nazioni, di cui l’Italia costituisce una delle componenti più cospicue in termini numerici, nonché di incrementare il coordinamento e la cooperazione tra le unità operative della missione e la controparte strategica rappresentata dalle Forze Armate libanesi (LAF, Lebanese Armed Forces).
La “Steel Storm” ha visto i soldati italiani e i colleghi
appartenenti agli altri battaglioni di manovra dei contingenti schierati
nell’ambito della missione UNIFIL addestrarsi nell’impiego delle armi
individuali e di reparto, sviluppando attività a fuoco statiche, dinamiche e
congiunte con le LAF appartenenti alla 5^ Brigata, unità operativa schierata
nel South Litani Sector (SLS), area geografica in linea di massima
corrispondente all’area di responsabilità delle forze Onu nella regione.
Alla giornata conclusiva dell’attività addestrativa ha presenziato il Capo della Missione e Comandante delle Forze UNIFIL in Libano, il Generale di Divisione Aroldo Lazaro, e tutti i comandanti delle unità da esso dipendenti, tra i quali il Generale di Brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del Settore Ovest e del Contingente italiano. La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.