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L’accoglienza del nuovo Arciprete e il suo insediamento presente in Vescovo. P. Marko: ”Non avrei mai pensato di poter venire a Villalba”

Carmelo Barba

L’accoglienza del nuovo Arciprete e il suo insediamento presente in Vescovo. P. Marko: ”Non avrei mai pensato di poter venire a Villalba”

Lun, 05/09/2022 - 12:38

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VILLALBA – 1° settembre 2022, una data storica per i villalbesi che dopo 34 anni di arcipretura di Padre Achille Lomanto, è arrivato il giovane nuovo Arciprete parroco nella persona di don Marko Cosentino, presbitero del Clero sancataldese già Parroco delle comunità Sacro Cuore di Gesù a Cozzo di Naro San Giuseppe e Santa Maria della Provvidenza. In diversi hanno aspettato il suo arrivo, fra cui il sindaco Maria Paola Immordino che lo ha atteso all’ingresso della chiesa. Il sacerdote ha stretto la mano a tutti i presenti anche con gli applausi al suo passaggio. Il saluto di benvenuto del sindaco, il ringraziamento del nuovo arciprete ai presenti per l’accoglienza, il momento di fraternità in piazza e la prima celebrazione della messa pomeridiana hanno segnato la prima giornata villalbese di Padre Marko. Domenica 4 settembre, invece,  alle ore 11, c’è stato il suo insediamento alla presenza del vescovo mons. Mario Russotto che ha presieduto la liturgia eucaristica in concelebrazione col rettore del seminario don Aldo Amico, col parroco del Carmelo di Mussomeli don Salvatore Falzone e con Padre Marko. Da sottolineare che, ancor prima, alle ore 10, si erano radunati, presso la chiesa dell’Immacolata Concezione,  le autorità civili e militari, le Confraternite, la banda musicale “Santa Cecilia” e alle 10.30 è snodato il corteo verso la Chiesa Madre, dove,  arrivati, si è atteso l’arrivo del vescovo, il quale, all’ingresso ha benedetto tutti. A fine celebrazione, nel momento dei saluti, don Marko, nel suo intervento, ha sottolineato, che fino a qualche mese fa non avrebbe mai pensato di poter venire a Villalba e ricevere questo incarico ma che la volontà di Dio muove i passi della storia di ognuno di noi e “noi dobbiamo accogliere la sua volontà”.