“Vi servirò per tutta la vita”. E’ la promessa che fece la regina Elisabetta, quando era ancora principessa, e che ora re Carlo III ha rinnovato, nel suo primo discorso alla nazione da monarca.
Il re ha espresso il proprio dolore per l’amata madre, che, ha detto, “è stata una fonte d’ispirazione e un esempio per me e per tutta la mia famiglia”. Una sovrana rispettata nel Regno Unito e nei Paesi del Commonwealth, che ha saputo unire il regno durante i suoi 70 anni sul trono.
“La mia vita ovviamente cambierà, mentre io ora assumerò le nuove responsabilità. Non sarà più possibile per me dedicare molto tempo ed energie alle associazioni di beneficenza e alle questioni che ho sempre tenuto a cuore”, ha detto il sovrano.
Più volte Carlo è intervenuto da principe in questioni politiche, portando avanti alcune battaglie a lui care, come quella ambientale. Ma ora che il suo ruolo è cambiato, non potrà prendere posizione sui temi politici. E il suo primo discorso da re fa presagire che manterrà una linea di continuità con il regno ‘silenzioso’ di Elisabetta.
Nel discorso, che è stato registrato nella Blue drawing room di Buckingham Palace, e trasmesso in tv e in streaming nella Cattedrale di St. Paul, Carlo ha riservato parole di affetto alla moglie, la regina consorte Camilla. “Conto sul suo amore”, ha affermato, e sulla sua devozione al dovere.
Carlo ha poi annunciato la nomina di William e di Kate a principe e principessa di Galles, dicendosi “orgoglioso”. Un pensiero è stato rivolto anche ad Harry e Meghan, che hanno avuto rapporti tesi con la famiglia reale da quando si sono allontanati dai loro incarichi ufficiali e hanno lasciato il Paese nel 2020. “Voglio esprimere il mio amore per Harry e Meghan”, ha detto il monarca sottolineando poi che “continueranno a costruire la loro vita al di là dell’Oceano”, lontano quindi dal Regno Unito.
Prima della messa in onda del discorso, il sovrano ha ricevuto per la prima volta da monarca la nuova premier britannica Liza Truss a Buckingham Palace. L’udienza è durata circa mezz’ora. E’ attesa invece per sabato la proclamazione ufficiale di Carlo come re. Questa avverrà durante il Consiglio della Salita al trono, alle 10 (ora locale) al St James’s Palace di Londra. L’Accession Council sarà seguito dalla Proclamazione Principale, che sarà letta alle 11 dal balcone che si affaccia su Friary Court a St James’s Palace.
Un secondo Proclama sarà letto nella City di Londra, al Royal Exchange, a mezzogiorno, e altri in Scozia, Irlanda del Nord e Galles. All’arrivo a Buckingham Palace, dopo la partenza dalla Scozia, dove è morta giovedì Elisabetta, Carlo è stato accolto dalla folla che lo ha applaudito. Il re è sceso dalla Bentley per salutare i presenti e guardare alcune delle enormi pile di omaggi floreali lasciati in onore della madre. Alcuni hanno intonato l’inno nazionale britannico, diventato ora ‘God Save the King’, Dio salvi il re.
Per Carlo non sarà facile tenere unito il regno dopo la scomparsa della madre, rispettata anche dai non monarchici e nei territori dove è forte la presenza degli indipendentisti come Scozia e Irlanda del Nord. E anche tra i regni del Commonwealth, che hanno come capo di Stato il sovrano del Regno Unito, c’è chi già vuole diventare una repubblica. Con la morte della regina Elisabetta “ci sarà un’indebolimento della monarchia britannica, perchè Elisabetta era più grande della monarchia stessa”, ma, ha spiegato a LaPresse il direttore della Ricerca dell’Ispi, Antonio Villafranca, “non c’è alcun sentore riguardo al fatto che si determini uno stravolgimento per cui ci sarà la sua caduta”.
I funerali di Elisabetta si svolgeranno lunedì 19 settembre presso l’Abbazia di Westminster. E’ stata finora confermata la presenza del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dei leader dell’Ue Charles Michel e Ursula von der Leyen.