CALTANISSETTA. Il Pd ha perso il proprio seggio a livello regionale all’Ars e il suo segretario provinciale Peppe Di Cristina ha annunciato di essere pronto a lasciare la guida del partito a livello provinciale. In una nota, il segretario del Pd per la provincia di Caltanissetta sottolinea:
“ Scrivo quello che è giusto scrivere e che in Democrazia bisogna scrivere. Ha vinto la destra italiana guidata da Giorgia Meloni e in Sicilia Schifani , perdiamo il seggio per un soffio e non basta un dato importante per raggiungere L’ obbiettivo, siamo quarti.
I Siciliani hanno
scelto e mi auguro che chi ha vinto rappresenti al meglio questo
territorio . Abbiamo lottato e in molti comuni abbiamo avuto un risultato
unico, su tutti penso all’affetto di RIESI. Ha perso il PD per molte ragioni,
ma sono tutte nostre così come le scelte che ci hanno portato qui, a questo risultato.
Ho dato tutto me stesso come ho sempre fatto, in questa campagna elettorale ed
in questi anni, con disciplina e lealtà.
Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine e sono state tante, alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato e che ci hanno creduto. Grazie ai più di 4000 elettori(i conteggi sono ancora aperti) che mi hanno dato la loro preferenza e ai quasi 12000 che hanno votato il Partito. Penso sia scorretto dire che sia una giornata triste ; è un’affermazione che non ha rigore e conto che c’è una parte prevalente in Sicilia e in Italia che gioisce. È certamente una giornata triste per noi, noi siamo una parte e come dimostrano le elezioni non interpretiamo le sensazioni prevalenti.
Se non affronteremo gli errori fatti sarà ancora peggio, per questo chiederò la convocazione di un assemblea per dare le mie dimissioni da segretario Provinciale e permettere al Mio Partito di avviare un congresso vero aperto in cui si possa confrontarci, spero che altri prendano il mio esempio abbiamo bisogno di una fase di discussione importante per il destino di ognuno di noi… Io resto a dare il mio contributo da qualsiasi posizione e come sempre “non come chi vince sempre ma come chi non arrende mai”.