In un post su Facebook Gaetano Armao fa una prima riflessione sui dati elettorali nazionali e scrive: “Hai ragione Carlo.
La proposta centrista è partita, in pochi giorni raccoglie 2 milioni di voti (di cui quasi 100.000 in Sicilia) e l’esito elettorale la rilancia ulteriormente. È politicamente baricentrica tra la destra (43) e la sinistra (42 se si aggiungono i 5 stelle). I moderati del centro destra, giunti a meno di 1/5 della coalizione, sono funzionali, ma marginali nel momento in cui più di 1 italiano su 4 ha scelto per FdI e la premiership dell’on. Meloni.
A sinistra, consumati i passaggi congressuali, si dovrà scegliere se smottare o meno verso il Movimento 5 stelle interprete di un populismo che risponde ai problemi del Sud con l’assistenzialismo.
Si apre una nuova fase per la politica italiana e siciliana, per coloro che vogliono interpretare una proposta di aggregazione di quelle famiglie politiche che hanno dato un contributo determinante a scrivere la Costituzione, a ricostruire l’Italia portandola in Europa, a combattere terrorismo e mafia. Per coloro che credono che serietà degli impegni e competenza sia un imperativo per perseguire il bene comune. Vedremo il nuovo governo al lavoro. Dovrà trovare almeno 40 miliardi per contrastare la crisi energetica e l’impennata dell’inflazione e dei tassi d’interesse, affrontare i delicatissimi temi di politica internazionale, a partire dalla Russia, frenare le inevitabili tensioni finanziarie sul debito dei mercati internazionali, ma soprattutto avviare un percorso di ineludibili riforme.