Sostenere i settori più colpiti dalla pandemia, dalla guerra, dal caro bollette e dall’immigrazione sono i punti prioritari che mette in agenda Nino Minardo, segretario regionale della Lega in Sicilia.
Rimettere al centro del dibattito il lavoro e la sua carenza, condizione che porta i giovani a dover necessariamente abbandonare l’isola. E tutto ciò, secondo il partito, può essere realizzato al meglio creando una sinergia tra governo regionale e nazionale che si auspica, dal 25 settembre, essere dello stesso “colore”.
“C’è bisogno di una politica che, di concerto con un governo nazionale – ha spiegato Minardo -, speriamo finalmente eletto dagli italiani, possa mettere in atto tutti quei provvedimenti necessari per poter ridare ossigeno e lavoro a questa terra, affinché diventi una terra di opportunità e non una terra dove venire solo a trascorrere le vacanze e poi essere costretti ad andare via per studiare o lavorare”.
I nomi da sostenere, dunque, sono Renato Schifani e Matteo Salvini. Nomi che “uniscono” invece che dividere poichè “Sono 25 anni – ha evidenziato Minardo – che il centrodestra in Sicilia si presenta unito e compatto a ogni appuntamento elettorale, sono convintissimo del fatto che riusciremo tutti insieme a governare. Dovremo lavorare tanto per isolare coloro che, per fortuna sono sempre meno, lavorano per dividere e seminare zizzanie. Di questi ancora qualcuno in giro c’è anche nel centrodestra ma sono certo che saranno gli stessi siciliani a isolarli”.
Il rappresentante della Lega Sicilia tocca anche il tema della sicurezza e dell’immigrazione, quest’ultima da contrastare se clandestina. “Dobbiamo fare semplicemente quello che già è stato fatto da Matteo Salvini quando era ministro dell’Interno – – ha concluso –: cinque anni fa in campagna elettorale ha promesso che avrebbe lavorato per fermare gli sbarchi irregolari e il traffico di vite umane e poi da ministro dell’interno lo ha fatto”.