“Mi ero reso disponibile quest’estate per un eventuale candidatura di servizio e di “combattimento” per il centro sinistra. In una campagna elettorale molto rapida e sostanzialmente mediatica ho cercato di rendermi utile nel secondo collegio palermitano, soprattutto costituito da grandi quartieri periferici e grandi comuni limitrofi. Conoscevo di partenza il divario di consenso fra la destra e la sinistra, rovesciarlo in così poco tempo era onestamente più che difficile, la tendenza nazionale è prevalsa, poi in Sicilia si è inserita la variabile populista, clientelare e paramafiosa delle elezioni regionali.
Le onde della Storia non si fermano con la sola buona volontà, si poteva ridurne la portata con un altro sistema di alleanze ma la sostanza è politica, il tema è oramai posto: gli Italiani di destra e i populisti non amano più l’Europa e sono pronti a ritornare subalterni alle tre grandi potenze mondiali: prepariamoci. Ho condotto una campagna elettorale, onesta e non solo intellettualmente, ci tengo a sottolinearlo, battendomi su temi e problemi, adottando un principio di realtà ovvero ritenendo che non fosse possibile fermare il vento con le mani. Lasciando dopo un mese Palermo mi corre l’obbligo di ringraziamenti per chi mi ha sostenuto nelle urne innanzitutto gli oltre 28.000 elettori che mi hanno votato”. Lo scrive su Facebook Bobo Craxi, esponente socialista.