E' quanto dichiara Giuseppe Conte rispondendo alle accuse al M5s di fare melina sul decreto Aiuti bis.
“E’ un’accusa meschina, la verita’ e’ che vogliono voltare le spalle a 50mila imprese edili che rischiano di fallire, ostacolando il Superbonus. Ma noi siamo stati i primi a sollevare l’allarme bollette e a proporre subito interventi che adesso qualcuno vuole riproporre e magari intestarsi. Ma gli altri, in quei giorni, preferivano stanziare miliardi per le armi”. E’ quanto dichiara Giuseppe Conte in un’intervista alla Sicilia, rispondendo a una domanda sulle accuse al M5s di fare melina sul decreto Aiuti bis. “Se il governo dei cosiddetti migliori non avesse sbagliato a scriverla – aggiunge – magari avrebbe gia’ incassato i nove miliardi su dieci che mancano alle casse dello Stato e che potrebbero aiutare tanti cittadini”.
Nell’isola, dove il 25 settembre si vota anche per le Regionali e dove c’e’ stato lo strappo dell’alleanza con il Pd, Conte torna a contestare “le scelte di Letta” che “hanno tradito il popolo del fronte progressista e rischiano di spianare la strada alla destra: in Sicilia come, purtroppo, nel resto d’Italia”. “I siciliani – ricorda – hanno sempre premiato la coerenza e la serieta’ delle nostre proposte, anche questa volta sentiamo che sono dalla nostra parte e non faranno mancare il loro sostegno a Nuccio Di Paola, che ringrazio per l’impegno, la passione e la competenza messi in campo”. Su possibili alleanze politiche all’indomani del voto, il presidente del M5s spiega che “con gli attuali vertici del Pd non vedo la possibilita’ di riprendere un percorso comune”. “Su Calenda e Renzi, invece – aggiunge – credo che proveranno ad allearsi con la destra. Qui in Sicilia, del resto, lo fanno gia’: con i renziani sono a sostegno del sindaco Lagalla e candidano alla presidenza della Regione Gaetano Armao, vicepresidente in carica del governatore di destra Nello Musumeci, candidato con la Meloni”. Sui sondaggi per voto dice: “Il mio termometro sono le piazze piene quando giro la Sicilia, come il resto d’Italia: li’ tocco con mano l’affetto e il sostegno delle persone”. Sul Ponte sullo Stretto sottolinea che “il centrodestra da almeno trent’anni afferma che e’ una priorita'”, ma “ha governato, sia a Roma che in Sicilia, e non ha mai portato a termine il progetto”. “Noi – osserva – invece, la prima cosa che faremmo sarebbe sviluppare una rete viaria decente e garantire velocita’ di percorrenza in treno che non siano ottocentesche”.