Ricorre domani il 40esimo anniversario dell’omicidio a Palermo del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo. Il delitto avvenne il 3 settembre del 1982.
A Caltanissetta, per ricordare l’evento, le locandine ideate dal Comando Generale dell’Arma sono state affisse in tutti i Reparti della Provincia, in tutti i Comuni e nei centri commerciali del capoluogo e di san Cataldo.
Infine la Prefettura di Palermo e il Comando Legione Carabinieri Sicilia hanno organizzato a Palermo diversi eventi commemorativi, secondo il seguente programma.
2 settembre 2022
Alle 19 sarà scoperta una targa in memoria del Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa presso la Prefettura.
Alle 21 il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri a Palazzo Reale, organizzato con l’Assemblea Regionale Siciliana e la Fondazione Federico II.
3 settembre 2022
Alle 9 deposizione di un cuscino di fiori al busto dedicato al Generale, all’interno della caserma Generale C.A. dalla Chiesa, sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia.
Alle 9.30 momento commemorativo nel luogo della strage, in via Isidoro Carini, a Palermo.
Alle 10 Santa Messa presso la Cattedrale di Palermo, officiata dall’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice e, a seguire, commemorazione con interventi delle massime autorità.
Alle 11.30 deposizione, presso il cippo commemorativo dedicato al Generale in corso Vittorio Emanuele, di un omaggio floreale da parte del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e dei bambini dei quartieri disagiati di Palermo. A seguire, esposizione, sempre in corso Vittorio Emanuele (presso l’ingresso della caserma Generale C.A. dalla Chiesa), di dipinti su pannelli amovibili, realizzati a cura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, con successivo intervento del curatore del progetto.
Alle 12 cerimonia d’inaugurazione, nei pressi della Sala della Memoria (all’interno della caserma Generale C.A. dalla Chiesa), di un altorilievo celebrativo dedicato al Generale, realizzato e donato dal maestro ceramista Nicolò Giuliano.