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Caltanissetta, CGIL su caporalato: “illegalità diffusa, servono controlli e valorizzazione delle imprese sane”

Redazione 2

Caltanissetta, CGIL su caporalato: “illegalità diffusa, servono controlli e valorizzazione delle imprese sane”

Ven, 23/09/2022 - 12:58

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“Il quadro di illegalità diffusa nelle campagne che sta emergendo in questi giorni è sconcertante: si confermano le nostre denunce, ma anche il fatto che evidentemente le misure di prevenzione adottate non sono sufficienti”.

Lo scrivono in una nota congiunta la Cgil e la Flai siciliane dopo l’operazione della Digos di Caltanissetta che ha portato a dieci misure cautelari per sfruttamento di braccianti e intermediazione illecita di manodopera.

“Alle forze dell’ordine – affermano i segretari generali di Cgil e Flai Alfio Mannino e Tonino Russo – va il nostro plauso”. L’operazione segue peraltro gli arresti di ieri tra Enna e Agrigento per truffa all’Ue e l’emergere delle intimidazioni a scopo di estorsione nelle campagne di Agrigento, con il taglio dei vigneti. “È evidente tuttavia – sottolineano i due esponenti sindacali – che la lotta all’illegalità non può essere esperita solo sotto la forma della repressione. Chiediamo intanto che siano subito assegnati in Sicilia gli ispettori del lavoro del concorso nazionale, come da accordo Stato-Regione già siglato, e di rendere pienamente operativo il tavolo contro il caporalato che si è insediato a luglio creando un coordinamento tra le forze in campo. Ma anche di fare decollare la rete del lavoro agricolo di qualità e di costruire nell’ambito del Piano di sviluppo rurale percorsi per valorizzare le aziende sane.

La fetta di economia agricola in mano alla criminalità – sostengono Mannino e Russo – è grande, chiediamo già da ora a quello che sarà il nuovo governo di fare quanto più possibile in tema di controlli, con grande attenzione sulle nuove risorse che arriveranno in Sicilia affinché servano allo sviluppo della nostra regione e non a foraggiare mafia e criminalità.

Le ripercussioni di questa situazione di illegalità – concludono i segretari di Cgil e Flai – gravano su lavoratori e agricoltori e sull’intera economia, compreso il consumatore finale, per meccanismi speculativi che fanno impennare i prezzi. È interesse di tutti spezzare le catene dell’illegalità”.