CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota del Sinappe Sicilia in merito ad un tentato suicidio nel carcere Malaspina di Caltanissetta da parte di un detenuto e della situazione di criticità che si registrerebbe all’interno dello stesso carcere.
“Anche ieri a Caltanissetta la tensione è stata alta. Il personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Caltanissetta, ha dovuto far fronte a un episodio di violenza da parte di un detenuto e nel pomeriggio è stato evitato il peggio, quando un detenuto ha tentato il suicidio.
L’ennesima aggressione ai danni della Polizia Penitenziaria, nella mattinata odierna un detenuto di difficile gestione, per futili motivi ha aggredito il personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Caltanissetta che, per fermare la violenza del detenuto ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari presso l’Ospedale S’Elia di Caltanissetta. Quattro poliziotti si sono visti piombare addosso il detenuto e, per far fronte ad altri pericoli e violenze hanno avuto la peggio. Nel pomeriggio di oggi, invece, un detenuto italiano, ha tentato il suicidio ma il pronto intervento della Polizia Penitenziaria e l’incessante attività di controllo hanno evitato che ciò accadesse.
I fatti di violenza, verso il personale, oramai sono diventati quotidiani e la cosa non è bella ma abbastanza preoccupante – dice Rosario Mario DI PRIMA, Coordinatore Nazionale del SiNAPPe- lo stato di abbandono in cui si trova ora la Casa Circondariale di Caltanissetta, dal punto di vista della gestione e organizzativa, sta creando innumerevoli problemi alla sicurezza del personale e dell’Istituto.
L’assenza di direttive certe e la mancanza di azioni da parte dei dirigenti della Polizia Penitenziaria, ha messo in crisi il sistema. La mancanza di direttive e di azioni mirate alla corretta gestione deve far riflettere l’Amministrazione Penitenziaria sul cambio ai vertici a livello locale e sull’assegnazione di un Direttore stabile e non solamente con due accessi la settimana. Le inefficienze determinate dalla Dirigenza della Polizia Penitenziaria si assumono al mancato rispetto per il personale di Polizia Penitenziaria che, in situazioni come quelle odierne, è stato obbligato a rimanere in servizio, oltre l’orario previsto, senza preavviso costringendoli nei fatti a digiunare.
Altro episodio, degno di nota per il personale di Polizia Penitenziaria, invece, si è reso concreto nel pomeriggio, quando un detenuto per ragioni non chiare ma, come si può ben comprendere per fragilità psichica, ha tentato di togliersi la vita, l’insano gesto si stava consumando all’interno del bagno della stanza di pernottamento ma, grazie alla continua sorveglianza del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso le sezioni detentive, accortesi dell’insano gesto, intervenendo con celerità hanno salvato la vita del detenuto, pur in una condizione di assolutamente insufficiente degli organici il personale della Polizia Penitenziaria di Caltanissetta, è sempre pronto a intervenire.
Non possiamo che essere grati all’incessante attività della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Caltanissetta che, anche in assenza di direttive ma per la capacità d’intervento, riescono ad evitare che situazioni di difficoltà possano degenerale ulteriormente. Non smetteremo di dirlo ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria che è necessario quanto urgente l’avvicendamento dei dirigenti.
Va tutta la nostra gratitudine ai colleghi che con grande professionalità, contrastando criminali nelle azioni violente all’interno dell’Istituto penitenziario nisseno e, nel frattempo, tirano fuori con coraggio quello spirito umano che li ha sempre contraddistinti nella gestione dei detenuti. Riteniamo che i poliziotti penitenziari siano degni di meriti. Ai colleghi personalmente colpiti dalla violenza va tutta la nostra solidarietà e a coloro i quali sono intervenuti a salvare una vita umana, il nostro compiacimento”.
Coordinamento Nazionale Sinappe SICILIA