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Caltanissetta: agricoltura familiare sostenibile al centro del Sicily Food Festival 2022

Redazione 2

Caltanissetta: agricoltura familiare sostenibile al centro del Sicily Food Festival 2022

Mar, 06/09/2022 - 10:26

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Nutrita la partecipazione di pubblico nei tre pomeriggi del Sicily Food Festival 2022 a Caltanissetta promossi dal Primo Parco mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo

Nutrita la partecipazione di pubblico nei tre pomeriggi del Sicily Food Festival 2022 a Caltanissetta promossi dal Primo
Parco mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo: incontri di informazione, di approfondimento e di promozione che
hanno affrontato tematiche rilevanti e soprattutto attuali, all’interno di una manifestazione all’insegna della gioia, del
piacere del cibo e della musica.

Durante il primo incontro di venerdì, dal titolo “Il buon cibo per il rilancio sostenibile del territorio”, gli autorevoli
relatori intervenuti hanno confermato la grande capacità del buon cibo mediterraneo (soprattutto quello riconosciuto come tradizionale, denominato e di presidio) ad essere il volano più attrattivo e di trascinamento di tutte le ricchezze del territorio, non soltanto di quelle enogastronomiche. Concordi che, per valorizzare maggiormente le piccole produzioni,
occorra promuoverlo sotto forma di unico paniere, il cosiddetto paniere della dieta mediterranea.

Tante le nuove opportunità di finanziamento, europee e nazionali, prossimamente in campo, per la valorizzazione e la promozione del
cibo di qualità, stagionale, di prossimità. Nuove risorse che, l’Assessore alla Crescita Territoriale Francesco Nicoletti
afferma “potranno essere intercettate anche dal Comune di Caltanissetta per continuare l’opera di valorizzazione del
cibo mediterraneo, all’interno della strategia del Parco, oltre ai già finanziati interventi per la creazione della Cucina
Mediterranea, che sorgerà nell’ex liceo scientifico di via Mauro Tumminelli e sarà luogo di formazione e per la
promozione del cibo buono mediterraneo e dei prodotti di qualità dei nostri agricoltori, e la creazione del Centro
dell’agroalimentare mediterraneo, che sorgerà a Xirbi e sarà un polo logistico ed espositivo per le produzioni
dell’agroalimentare della Sicilia”.

Sabato è stata la volta di parlare de “Il Torrone di Caltanissetta, futuro Presidio Slow Food, espressione della Dieta
Mediterranea”. E’ stata sottolineata ai presenti l’importanza del riconoscimento come Presidio Slow Food, per la tutela,
la valorizzazione e la diffusione del torrone di Caltanissetta. Per la prima volta si sta lavorando per il raggiungimento di
un serio ed importante riconoscimento per valorizzare tale ricetta mediterranea, prodotta esclusivamente con le
mandorle, i pistacchi ed il miele del territorio, e la sua intera filiera di produzione. Ma è stato, anche, evidenziato come il riconoscimento di Presidio sia un percorso di crescita virtuosa per l’intera Comunità che lo esprime, poiché basato
sulla compartecipazione al risultato e sui rapporti di fiducia tra i soggetti della filiera.

Si è anche approfondito il significato di disciplinare, che deve essere sempre rispettato, ed il vantaggio per i produttori di poter vendere, accanto al
prodotto che oggi commercializzano, anche un prodotto riconosciuto. L’essere un prodotto di Presidio potrà giustificare
il maggior prezzo per questo richiesto, determinato dai maggiori costi di produzione per il rispetto del disciplinare.

Il torrone di Caltanissetta di Presidio ha tutte le carte in regola per rientrare nel paniere della dieta mediterranea che sarà
promosso con il Parco.

Nell’incontro di domenica, infine, si è parlato de “La strategia anticrisi del Primo Parco mondiale dello Stile di Vita
Mediterraneo” a partire dal tema dell’ecologia integrale, nodo centrale che l’umanità è già costretta ad affrontare, posto anche a base della strategia del Parco. Aiutati dalla lectio magistralis di Federico Butera, professore emerito del
Politecnico di Torino, e dall’illustrazione del volume del professore Francesco Sottile, membro del CDA di Slow Food
International, effettuata dal responsabile progettuale del Parco, Beppe De Santis, si è affrontato il tema, sia dal lato teorico che pratico, seguito dagli interventi della sala.

Tutti concordi nel considerare la cattiva agricoltura il principale problema ed il buon cibo la principale soluzione anticrisi.
Il Primo Parco dello Stile di Vita Mediterraneo pone l’esigenza di mettere finalmente in rete e salvaguardare le cose
buone presenti nel nostro territorio, procedendo, al contempo, alla conversione delle cose meno buone; sempre in
un’ottica di crescita virtuosa che miri a promuovere la Sicilia come “Terra del buon vivere mediterraneo”, partendo dal
buon cibo, i buoni prodotti, la buona agricoltura, il buon territorio, la bellezza e la cultura e viceversa.