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Caltanissetta, Abio è tornata in piazza con le “sue” pere: “Le più buone del mondo perché aiutano i bambini in ospedale”

Si affievoliscono le restrizioni per l’emergenza Covid ma non il bisogno di prendersi cura dei bambini malati che devono trascorrere del tempo in ospedale.

Ed è per rispondere al richiamo di quei piccoli allontanati – per un periodo più o meno lungo – dalla familiarità delle loro case, dei loro giochi e dei visi familiari di parenti e amici, che le volontarie ABIO si preparano a tornare in reparto.

“In questi anni di pandemia tutto è stato veramente difficile – hanno spiegato le volontarie di Caltanissetta -. Abbiamo cercato di restare vicine ai bambini preparando pacchi con giochi e materiale da poter utilizzare, abbiamo realizzato video tutorial e cercato di mantenere, anche a distanza, il sorriso ma il distanziamento fisico ha impedito di poter stare al loro fianco dando qualche ora di spensieratezza per i bambini e per i loro familiari o l’adulto che li assisteva. Ci auguriamo di poter tornare alla normalità e lo faremo, naturalmente, in assoluta sicurezza, rispettando i protocolli sanitari e seguendo un corso di formazione per poterci adeguare alle nuove regole”.

Carta, colla, colori e materiale per cancelleria o per realizzare cartelloni e lavoretti, però, ha sempre un costo che le volontarie Abio sostengono costantemente mostrando di donare ai bambini non soltanto il loro tempo libero e i loro sorrisi.

La presa in carico dei bambini ricoverati nei reparti di pediatria, però, dovrebbe essere avvertito come un dovere civico di tutti. Per sostenere le attività, l’associazione bambino in ospedale (ABIO) ha organizzato a livello nazionale una giornata nella quale si invitava tutta la cittadinanza e la collettività a partecipare andando a prendere negli stand dislocati nei vari Comuni che aderivano all’iniziativa un cestino di pere in cambio di un contributo minimo di 10 euro. Sono “le pere più buone del mondo – hanno detto – perché donate e accolte con amore”.

Potrebbe sembrare un piccolo seme in un immenso campo da coltivare ma quel contributo, per le volontarie, diventa un’opportunità per continuare a far crescere iniziative e attività.

“Non amiamo fare pubblicità della nostra attività di volontariato – hanno proseguito – ma arrivano dei giorni speciali, straordinari in cui è ‘bene’ metterci la faccia perché la ragione è importante, la raccolta fondi per la nostra associazione ABIO Caltanissetta che da anni porta il sorriso e cerca di rendere meno traumatico l’ingresso in ospedale ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.

Ringraziamo tutti coloro che sono venuti a conoscerci per scoprire cosa facciamo e come diventare volontari”.

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