Non è stato un periodo facile quello vissuto nell’ultimo anno dal pallavolista Roberto Russo, giovane promessa della nazionale e “centrale” della Sir Safety Perugia. Il giocatore ha infatti rimediato ben due infortuni, di cui il primo molto serio con la rottura del tendine d’Achille.
Era il 14 maggio 2021 ed il fattaccio è avvenuto durante un allenamento con gli azzurri. Roberto Russo è stato costretto quindi ad abbandonare il ritiro della nazionale dopo appena cinque giorni e l’esito della risonanza magnetica ha purtroppo confermato la gravità dell’infortunio. Per lui si sono quindi aperte le porte della sala operatoria e successivamente è iniziato un lungo percorso di riabilitazione. Rimane il rammarico per aver perso non solo la Nations League a cui si stava preparando, ma anche le Olimpiadi di Tokyo 2020 di agosto.
Per il ritorno in
campo il giocatore ha dovuto aspettare fino a novembre 2021, ma la sorte non
gli ha sorriso a lungo perché, appena due mesi dopo, il fortissimo “centrale” è
stato vittima di un nuovo infortunio. Il 12 gennaio 2022 durante una partita di
Champions League ad Istanbul Roberto ha rimediato una seria lesione al tendine
della coscia sinistra, che lo ha obbligato a saltare tutta la seconda parte
della stagione.
Pronto a tornare in campo
Così, il 2022 fino ad ora ha visto Roberto Russo praticamente sempre fuori dal campo, intento a recuperare per poter tornare al più presto. A luglio però l’incubo è finito perché il centrale ha avuto modo di debuttare nelle prime tre partite con la nazionale, dopo il lungo stop, in occasione della Vln in Polonia: due match disputati per intero, contro Bulgaria e Serbia, e un set contro l’Olanda, per un totale di 19 punti segnati, 7 muri, 2 ace e 10 attacchi vincenti. Niente male per un ritorno dopo uno stop di oltre 6 mesi.
E il tutto con il recupero dall’infortunio che non era ancora terminato al 100%: nonostante questo, lo staff medico ha dato l’ok per la ripresa dell’attività agonistica e le sensazioni di Roberto sono state più che positive. Dopo l’incontro ha dichiarato di essere fiducioso ed ha confermato la volontà di lasciarsi alle spalle i momenti brutti per iniziare una nuova fase della sua carriera. La voglia di giocare è tanta ed anche quella di dimostrare di valere la maglia della nazionale. L’obiettivo rimane conquistare un posto da titolare per poter puntare ai prossimi obiettivi: la Vln e il mondiale.
Il prossimo ottobre è atteso anche il ritorno in campionato del giocatore palermitano, sempre nelle fila del Perugia in cui milita dal 2019. Anche in questo caso l’intenzione è di fare bene e confermarsi uno dei più forti “centrali” della pallavolo italiana.
Da Palermo alla conquista del volley
Il sogno sportivo di Roberto Russo parte da Palermo, dove nasce il 23 febbraio 1997. Durante l’infanzia inizialmente inizia a giocare a calcio, ma ben presto si dedica alla pallavolo, sport a cui è naturalmente portato, data anche l’altezza di 2,05 metri.
Il suo talento emerge fin da subito ed inizia così la sua carriera pallavolistica nel Partinico, formazione che gioca in Serie D. Nella sua prima stagione vince il campionato e l’anno successivo esordisce così in Serie C.
Durante la stagione 2014-2015 arriva alla Serie B2 con la maglia del Club Italia, squadra con cui debutterà anche nella Serie A2. Dalla stagione 2016-2017 gioca in modo continuativo nella serie cadetta.
La stagione 2018-2019 vede il suo arrivo in Superlega tra le fila del Porto Robur Costa di Ravenna, mentre la stagione successiva si trasferisce a Perugia dove gioca attualmente e dove, anche grazie alla sua presenza, i pronostici delle scommesse sportive sono più che favorevoli. Con la Sir Safety Perugia ha conquistato, infatti, due Supercoppe Italiane e la Coppa Italia 2021-2022.
Fin dal 2015 Roberto Russo è stato convocato in nazionale, a partire dalla Under-19 e poi successivamente nella Under-20 e nella nazionale Under-23. Dal 2018 viene selezionato anche per la nazionale maggiore con cui vince nell’anno del debutto la medaglia d’oro ai XVIII Giochi del Mediterraneo. Tra i riconoscimenti individuali, c’è il titolo di “Miglior Under-23” della Superlega nel 2019.