MUSSOMELI – La tradizionale festa di San Calogero, nell’ultima domenica di agosto, non è la festa soltanto dei sangiovannesi ma di tutta la comunità mussomelese. Una festa, col suo ottavario, con la tradizionale benedizione del pane, con la processione del simulacro del Santo, rigorosamente a spalle, anticamente attraverso tante vie e viuzze del paese. Iniziava il primissimo pomeriggio, quando il parroco, con il suono del campanello, faceva sostare il fercolo in diversi punti del percorso processionale per consentire il bacio della statua ed il suo rientro, nonostante il lungo itinerario, non si attardava. I tempi sono cambiati e cambiano anche le usanze. E così la messa pomeridiana delle 19,30, il rientro della processione intorno alle 22,30, l’intrattenimento musicale del complesso bandistico del maestro Giuseppe Noto nel piazzala Sam Giovanni, ha concluso i festeggiamenti di San Calogero con tanta partecipazione di fedeli, anche durante l’ottavario. Un Santo, dunque, assai venerato ed invocato a Mussomeli.