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Elezioni, Vescovo Russotto: “Offrire alla gente speranze concrete e non illusioni vane”

Giuseppe Scibetta - La Sicilia

Elezioni, Vescovo Russotto: “Offrire alla gente speranze concrete e non illusioni vane”

Dom, 28/08/2022 - 16:28

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L’appuntamento elettorale del 25 settembre riveste una particolare importanza anche per gli elettori della provincia di Caltanissetta che saranno chiamati a esprimere il loro voto oltre che per scegliere nuovi parlamentari anche per indicare i deputati regionali che dovranno rappresentarli all’assemblea regionale siciliana.

Su questo argomento Giuseppe Scibetta (La Sicilia) ha chiesto una riflessione a Monsignor Mario Russotto, vescovo della Diocesi Nissena.

Monsignor Russotto come i nostri politici possono migliorare l’attuale situazione?

Come ho avuto modo di dire pubblicamente in alcune circostanze voglio esprimere innanzitutto il mio rammarico per la caduta del governo Draghi, proprio nel momento in cui questo era nel pieno la sua attività di rilancio della nazione, in un momento di crisi internazionale nella quale l’esecutivo era comunque riuscito a muoversi bene impedendo relazioni commerciali ed economiche alternative a quelle attuali. Una scelta a dir poco infelice, maturata soltanto ed esclusivamente per preservare interessi particolari rispetto al bene superiore. Ciò purtroppo provocato una grave sfiducia nei confronti del nostro Paese da parte della comunità internazionale, che non viene assolutamente supplita dal benché minimo tentativo di rilancio dell’attuale campagna elettorale. Quali programmi leggiamo? Quelli che vi sono su che cosa si fondano? Hanno contezza dei bisogni della gente, della loro concretezza e difficoltà? sembra che oramai la politica – struttura naturale dell’uomo e della donna che vivono in una comunità – sia fatta da slogan neI tabellonI giganti abbelliti da Photoshop, che mostra i candidati di turno lontani anni luce dal contatto con la gente.

Quali sono i settori che in futuro dovrebbero essere attenzionati di più dai nuovi deputati?

Nessuno parla di agricoltura, ad esempio, delle necessità concrete delle imprese del territorio. Nessuno parla delle infrastrutture a cominciare dalla viabilità assente – disastrata – carente nel territorio del centro Sicilia, del cantiere ormai permanente della SS 640. Quali sono le proposte vere concrete fattibili per aiutare le famiglie? E nessuno parla più della guerra in Ucraina o delle altre guerre. Chi guarda la politica internazionale? Chi studia il passato per costruire meglio il futuro? Solo slogan, soltanto idee che non potranno mai avere un riscontro reale. Chi, ad esempio, parla del lavoro come una restituzione della dignità dell’uomo e della donna, come possibilità per metterli nelle condizioni di poter essere soddisfatti del proprio operato? Possiamo vivere ancora di assistenza? Non mi sembra edificante ma, piuttosto, mortificante. Mi piacerebbe sentire proposte realizzabili per i giovani, per la loro missione nel mondo del lavoro. La politica, inoltre, deve essere a tempo e chi vuol farla si metta a disposizione del bene comune a termine, per poi lasciare spazio agli altri e continuare ad agire con altre competenze o mansioni. Basta con gli elefanti che la considerano una professione a tempo indeterminato, un posto fisso. Le persone hanno perso la fiducia nei politici e nell’edificazione di una società dove regni la giustizia.

Ai nostri candidati in particolare dico di guardare prima di tutto l’essere umano, la sua dignità, l’unica cosa per la quale veramente vale la pena di fare i compromessi. Non spaventi questa parola se serve l’edificazione di un bene superiore – ed è perfettamente in accordo con la bellezza e le norme – allora nulla vieta di cercarli per raggiungere gli obiettivi, andando oltre i particolarismi, campanilismi di partito o saddirittura invidie e vendette tra correnti o compagni. Mi rivolgo anche ai nostri candidati all’Ars affinchè portino la Sicilia al centro del Mediterraneo, fuori da ogni metafora affinchè la Sicilia sia parte attiva e di peso per il sistema Paese per l’Unione Europea non soltanto come “fucina” di voti ma anche e soprattutto per poter beneficiare al massimo della propria bellezza. I politici sanno bene cosa occorre per realizzare ciò, non è un povero Vescovo che deve dettare l’agenda.

Quale appello rivolge a futuri Deputati nisseni?

Invito tutti, candidati e loro collaboratori nonché gli elettori, a sfruttare questo momento per un confronto edificante, così da offrire una speranza realizzabile e non soltanto povere illusioni che lasciano il tempo che trovano.

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