Ha ragione Michele Giarratana quando sostiene che Belli deve le scuse alla città di Caltanissetta; secondo me alla Sicilia tutta. Solo adesso leggendo la lettera di Michele del 12 agosto ho appreso dell’infelice e gratuita uscita dell’artista Belli in una intervista rilasciata nel 2017. A saperlo prima sarei intervenuto ufficialmente per smentire le sue farneticanti affermazioni. Ho avuto l’onore e l’onere di organizzare la “Partita della Vita” tra la NIC e una nazionale mista di magistrati e ingegneri, fra i quali Caselli e l’ing. Giarratana, a Caltanissetta il 10 dicembre del 1995, non 1994. Allora presiedevo la Fondazione della talassemia “Leonardo Giambrone”. Michele Giarratana era assessore allo sport, neanche lo conoscevo. A una mia semplice richiesta aderì alla manifestazione e mise a disposizione gratuitamente lo Stadio e un contributo straordinario di ben 30 milioni delle vecchie lire. A scanso di equivoci: non lo eravamo allora e non lo siamo neanche adesso amici di partito. Militiamo su fronti opposti.
La NIC raggiunse l’hotel San Michele alle ore 18 circa del 9 dicembre proveniente da Catania, non da Palermo, dove il giorno 8 aveva disputato un altro incontro di beneficenza. Ad accoglierli, a parte gli organizzatori, c’era poca gente. Ricordo un episodio curioso. Nella hall dell’albergo vi erano un centinaio di persone invitate ad una cena di nozze che al sopraggiungere della NIC e in particolare di Gianni Morandi abbandonarono gli sposi per festeggiare tutti gli artisti. L’indomani alle 15 la NIC si sposto, con un pullman messo disposizione dalla nostra organizzazione dall’hotel allo stadio di Pian del Lago e lungo il percorso non vi era nessuno a causa della giornata piovosa. A fine partita dopo i festeggiamenti e i convenevoli la NIC riprese il pullman e si avvio direttamente a Catania dove li attendevano gli aerei di linea per rientrare alle loro rispettive destinazione. Addirittura in prossimità della stazione di servizio di Sacchitello il pullman ebbe un guasto e io provvidi immediatamente a metterne a disposizione un altro che avevo tenuto di riserva. Io sono stato testimone diretto di tutto quello che ho affermato in quanto sempre presente negli spostamenti della NIC. Parteciparono all’evento personaggi illustri. Fra i magistrati vi erano Caselli, Di Matteo, Condorelli, Calabrò e Giordano Fra i cantanti vi erano Mogol,Morandi, Ramazzotti e Barbarossa. Partecipò anche Pippo Baudo e altri artisti. Fu un evento eccezionale per la Città di Caltanissetta che rispose alla grande. Furono raccolti 120 milioni delle vecchie lire che andarono a finanziare per intero la ricerca scientifica. Le spese dell’intero evento, circa 80 milioni delle vecchie lire, furono coperte con le sponsorizzazioni del Comune di Caltanissetta, della Provincia e della famiglia Averna. Dopo alcuni giorni ricevetti una lettera di ringraziamento con la quale il manager della NIC, Giancarlo Pecchini, manifesto soddisfazione per la riuscita dell’evento e non fu per nulla avaro di complimenti per l’accoglienza e l’organizzazione.
Dal video che gira su YouTube mi appare chiara l’improvvisazione con la quale su due piedi Belli inventa l’intero episodio che a mio parere testimonia la superficialità, e forse anche lo stato d’animo, dico forse, di alcuni personaggi televisivi che pur di dare forza e sostanza (sic) alle loro affermazioni inventano di sana pianta fatti e situazioni mai esistiti. Questa mia lettera di precisazione ha due obiettivi. Il primo è quello di rendere un plauso pubblico a Michele Giarratana che nella qualità istituzionale allora rivestita, assessore, in maniera immediata accolse l’invito della Fondazione; il secondo, invece, è quello di invitare il Sindaco, il mio amico Roberto, ad adoperarsi prima del 2 settembre facendo opera di persuasione su Paolo Belli affichè egli renda le scuse ufficiali all’intera Città di Caltanissetta per l’evidente errore commesso nell’individuare Caltanissetta come teatro di un cattivo ricordo che probabilmente potrebbe anche essere accaduto nei d’intorni di Fomigine, sua città natia, ad opera di giovinastri che nel lontano dicembre del 1994 lanciarono le pietre da un cavalcavia autostradale lungo la quale, casualmente, e in quel momento, transitava Paolo Belli e il pullman della NIC. Ripeto sarebbe opportuno una sua precisazione per spegnere una miccia accesa che può fare deflagrare una manifestazione ricreativa in un episodio deprecabile che, allora si, metterebbe in cattiva luce Caltanissetta e tutti i nisseni ai quali il fatto, questa volta si caro Michele, farebbe perdere la dignità.
Cataldo Giammusso
Caso Belli, Cataldo Giammusso: “Il cantante renda le scuse ufficiali all’intera Città di Caltanissetta”
Mar, 16/08/2022 - 21:01
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