salute

San Cataldo: alla Regina Pacis chirurgia oncologica e addominale sempre più precisa e sicura

Nella difficile rimonta della sanità siciliana sulle liste d’attesa accumulate durante i mesi più pesanti della pandemia, la chirurgia resta il nervo scoperto e sono grandi le difficoltà nel recuperare gli arretrati delle sale operatorie.

“È proprio in questo contesto – ci spiega il dr. Giuseppe Virzì, Chirurgo Generale e Direttore Sanitario della Casa di Cura “Regina Pacis” di San Cataldo (CL) – che si è orientata la nostra Struttura. Per dar seguito alle necessità di aiutare il S.S.N. nell’obiettivo della riduzione delle liste di attesa, si è provveduto alla implementazione del medical imaging del Blocco Operatorio attraverso l’acquisizione di una nuova colonna laparoscopica dotata di un innovativo sistema endoscopico Karl Storz di 4K con una piattaforma di imaging “multidisciplinare” IMAGE 1S, che permette di ottenere risultati clinici migliori e più sicurezza per i pazienti.

Si tratta di una catena di dispositivi ottici che permette di operare a cielo coperto, inserendo una sonda con telecamera all’interno dell’area da operare con una definizione di immagine impareggiabile ed attraverso accessi chirurgici minimi. I principali campi di applicazione sono la chirurgia oncologica e il trattamento chirurgico di patologie addominali quali le malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa), la malattia da reflusso gastro-esofageo e l’ernia iatale, la chirurgia senologica e la chirurgia proctologica. Lo specialista che esegue l’intervento guarda le immagini con una resa molto superiore rispetto agli schermi HD e Full HD (il numero di pixel dell’immagine in 4K Ultra HD è quattro volte superiore al formato Full HD) e una magnificazione dell’immagine endoscopica che permette al chirurgo di identificare con la massima precisione anche le strutture più piccole.

Il formato 4K Ultra HD permette inoltre di visualizzare molti più colori rispetto al Full HD e di impostarli con maggiore accuratezza: si può eseguire una calibratura cromatica più precisa per rendere più facilmente identificabili i bordi e i dettagli estremamente sottili di vasi sanguigni e linfatici anche di piccolissimo calibro, di nervi o tessuti adiposi.

Il dispositivo ha dunque un’ampia applicazione in tutte le operazioni che normalmente vengono eseguite in laparoscopia. Può essere utilizzato in quasi tutti gli interventi nell’apparato digestivo e nell’area addominale, riuscendo a conservare anche strutture anatomiche microscopiche. Il paziente ha vantaggi dal punto di vista chirurgico con conseguente miglioramento del decorso postoperatorio e tempi di degenza ridotti. Si riducono sia il sanguinamento intra e postoperatorio che la perdita linfatica: la tecnologia 4K fornisce immagini con una definizione tale da rendere meno necessari drenaggi e trasfusioni di sangue. Infatti, nella chirurgia endoscopica, riconoscere le strutture in modo precoce e differenziarle meglio è una necessità.

Tuttavia, oltre a un’immagine ottimale, ciò che si desidera ottenere sono informazioni supplementari che rendono più precisa la tecnica chirurgica. Queste informazioni sono fornite, ad esempio, dall’imaging in fluorescenza NIR/ICG, una tecnologia OPAL1® di KARL STORZ, di cui la Casa di Cura “Regina Pacis” ha deciso di dotarsi. Grazie all’impiego del verde di Indocianina (ICG), mediante una luce con lunghezze d’onda nel vicino infrarosso (NIR) è possibile rendere visibili elementi come le strutture anatomiche. Il verde di Indocianina è una molecola che, se iniettata nel corpo umano, permette di realizzare una mappatura delle strutture anatomiche che vengono identificate più facilmente dal chirurgo perché diventano di color verde fluorescente. In questo modo, è possibile evidenziare la vascolarizzazione, l’architettura linfatica o differenziare in maniera più precisa alcuni processi infiammatori o tumorali dai tessuti sani. Grazie alla tecnologia della fluorescenza ed all’utilizzo di particolari telecamere laparoscopiche HD 3D 4K è possibile colorare di verde i margini di un tumore, la vascolarizzazione di un organo, il drenaggio linfatico di organi e parenchimi, o evidenziare dei linfonodi patologici in caso di metastasi”.

Questa tecnologia di cui si è dotata la Casa di Cura “Regina Pacis” di San Cataldo, permette di realizzare una chirurgia più precisa, interventi più veloci ma soprattutto più sicuri per operatori e pazienti perché si riducono le complicanze operatorie, in particolare per gli interventi di chirurgia avanzata. Grazie al connubio tra avanguardia tecnologica, eccellenze professionali, umanizzazione dell’assistenza e percorsi personalizzati, la Chirurgia della Casa di Cura “Regina Pacis” contribuirà ad invertire il flusso della migrazione sanitari dando una risposta a tutti quei pazienti che, con le loro famiglie, sono spesso costretti a recarsi fuori Regione, con costi e disagi enormi per i nuclei familiari.

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