Primopiano

Caltanissetta: “scala mobile in centro storico? Un progetto costoso e inutile”

La conferma dell’effettivo e concreto intento di creare una scala mobile nel breve periodo nella scalinata Silvio Pellico a Caltanissetta ha creato un terremoto civico e politico.

Oppositori e sostenitori si sono alternati e talvolta sovrapposti nelle considerazioni di potenziale possibilità di installazione, reale utilizzo, senso estetico e fruibilità.

Cinquecentomila euro del PNRR saranno destinati per la realizzazione del progetto che interessa una delle più antiche e suggestive scalinate cittadine.

La questione, alla fine, è stata dibattuta durante il Consiglio Comunale svolto nel pomeriggio di ieri e finito ore dopo.

La proposta n. 62 del 19.07.2022, “Realizzazione progetto di scala mobile nella scalinata Silvio Pellico è stata “aperta” agli interventi di cittadini, associazioni, comitati civici.

A chiedere chiarimenti in un Consiglio Comunale in adunanza aperta sono stati 12 Consiglieri d’Opposizione tra cui Oscar Aiello, Valeria Visconti, Fabrizio Di Dio, Tilde Falcone, Giovanna Mulè, Michele Giarratana, Gianluca Bruzzaniti, Toti Petrantoni, Oriana Mannella, Annalisa Petitto, Calogero Adornetto e Salvatore Mazza.

La scelta di valutare una scala mobile nella scalinata Silvio Pellico è stata dettata dal desiderio di rimuovere una delle tante “barriere” in città, per persone anziane, bambini e disabili. Un percorso urbano che limita il libero movimento e la deambulazione dei temporanei fruitori. Progettare un mezzo per la rimozione di tale impedimento, sarebbe, agli occhi dei suoi ideatori, un atto di civiltà.

L’assessore Marcello Frangiamone, in rappresentanza della giunta Gambino ha spiegato le finalità del progetto di Mobilità sostenibile lasciando la parola anche a chi esprimeva dei dubbi a riguardo.

Tra i contrari all’installazione di una scala che graverebbe sulla cittadinanza anche per i rilevanti costi di gestione e manutenzione della stessa, sono stati – tra gli altri – architetti Giuseppe Saggio, Mario Cassetti e Leandro Janni, quest’ultimo in rappresentanza di Italia Nostra. “Abbiamo evidenziato gli aspetti storici, urbanistici e architettonici legati alla monumentale scalinata Silvio Pellico e al suo peculiare contesto – hanno spiegato -. Abbiamo espresso netta contrarietà all’ipotesi di progetto della scala mobile, sottolineando ancora una volta l’inutilità e comunque la pericolosità, i molteplici rischi di un intervento del genere. Dall’amministrazione abbiamo visto, invece, solo un debole arrampicamento sugli specchi ma non sulla nostra bella scalinata storica”.

Contrario al progetto anche il Centro Commerciale Naturale Centro Storico. “La nostra – ha spiegato il Presidente Vincenzo D’Oca – è una scelta responsabile che trova una perfetta identità di vedute con l’architetto Saggio, ex Sovraintendente, l’architetto Janni di Italia Nostra e l’architetto Cassetti. Siamo certi come i predetti tecnici che molti sono i motivi per appellarci al Sindaco affinché Caltanissetta non diventi definitivamente l’emblema di cose belle ma incomplete e in una condizione di degrado. Per rendere la città più vivibile e cancellare quella brutta sensazione di abbandono e di degrado basterebbe aumentare l’illuminazione nelle piazze e nelle vie del centro storico o riattivarne l’impianto dove è presente ma non funzionante. Con un costo della corrente elettrica schizzato alle stelle chi pagherebbe le spese? Ci hanno anticipato che vorrebbero creare un bando per la gestione ma, ancora una volta, ci domandiamo chi parteciperebbe a un bando in una zona notoriamente non frequentata né da cittadini né da viaggiatori?”

I fruitori finali, in sintesi, non ne vedrebbero i vantaggi legati a un obiettivo estetico, di staticità della struttura e di utilità per cittadini e forestieri. Adesso bisognerà capire se verranno accolte le contestazioni ritenendole corrette o se, invece, si procederà dritti per la strada già battuta e Caltanissetta potrà avere la sua scala mobile.

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