Bizzarre sedute di pranoterapia tenute a domicilio avrebbero fruttato dal 2016 a ora un patrimonio totale da ben 13 milioni di euro a una famiglia che poi è finita nel mirino dei carabinieri. Ora, i membri dell’intero nucleo – il padre di 60 anni, la madre di 55 e due figli di circa 30 anni – sono accusati dai carabinieri di aver raggirato due anziani benestanti residenti a Pisa e a Santa Croce sull’Arno. I componenti del gruppo sarebbero riusciti non solo a farsi consegnare soldi, gioielli e a farsi intestare un’autovettura piu’ quote di societa’, ma perfino a farsi nominare eredi universali.
I quattro, tutti residenti a Ponte Buggianese (Pistoia), sono indagati per i reati di circonvenzione di incapaci e ricettazione e si trovano ora agli arresti domiciliari. Secondo le indagini sarebbe stata la madre 55enne a convincere le vittime, che i carabinieri definiscono come “anziane e con problemi di demenza senile e depressione”, a sottoporsi a sedute di pranoterapia nella loro abitazioni, riuscendo con il tempo, con un’azione continua e dopo molte trasferte in territorio pisano, a catturare la fiducia dei due pazienti. Le due vittime, che non si conoscevano tra di loro, sono state indotte a consegnare alla donna e ai suoi due figli grosse somme di denaro, orologi e monili preziosi.
A questo punto entrava in gioco il padre del nucleo familiare, che si sarebbe occupato – secondo l’accusa – di occultare o di reinvestire quanto elargito, donato dai due malcapitati, facendone sparire le tracce. In altre occasioni gli indagati sarebbero riusciti a farsi intestare un’auto e quote societarie di alcune aziende, fino a far nominare i due figli addirittura eredi universali nei rispettivi testamenti.
L’indagine – condotta dai carabinieri di Montecatini Terme e dalla sezione carabinieri di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento della procura di Pistoia – ha preso avvio nel marzo del 2016, quando un amico di una delle due vittime, avendo notato degli strani movimenti e capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto, aveva deciso di segnalare la vicenda ai carabinieri. Questi ultimi hanno ora eseguito l’ordinanza con cui il gip del Tribunale di Pistoia, sulla base delle risultanze delle attività investigative, ha disposto l’arresto ai domiciliari dei quattro indagati. Parte dei beni sottratti e’ stata ritrovata dai militari già negli scorsi mesi a seguito di alcune perquisizioni e messa sotto sequestro.