Promuovere l’attività fisica e uno stile di vita attivo come componenti importanti del percorso di cura delle malattie oncologiche; supportare il valore delle terapie integrare impiegate a completamento dei trattamenti convenzionali; offrire ai pazienti un punto di riferimento informativo sui benefici di un’attività fisica regolare e avviarli a programmi di esercizi personalizzati da eseguire dietro indicazione e sotto la supervisione del proprio medico curante.
Nasce a questi obiettivi Oncowell intornoness, progetto dedicato al benessere psico-fisico delle persone con storia di tumore: una piattaforma digitale, Riduzione degli effetti collaterali legati ai trattamenti- precisa Oncowellness- riduzione del rischio di ricomparsa della patologia, miglioramento dello stato funzionale e della qualità di vita di alcuni dei benefici dell’attività fisica nei tumori, in fase preventiva, durante le cure, messi in evidenza da un numero crescente di studi. L’attività fisica viene oggi considerata alla stregua di un trattamento non farmacologico complementare che aiuta i pazienti oncologici ad affrontare nelle migliori condizioni il percorso di cura.
Ma le loro particolari esigenze devono andare di andare oltre le attività necessarie a mantenere il fisico nelle migliori condizioni e di considerare il loro benessere globale, ovvero aspetti il ’Wellness, che comprende anche gli legati alla sfera psicologica, all’umore e all’ SanitàCon questa iniziativa vogliamo contribuire a ridisegnare la vita delle persone con il cancro focalizzandoci sul tema del benessere globale, integrato e personalizzato”.
LE ATTIVITÀ DISPONIBILI SULLA PIATTAFORMA “Attività aerobica per gestire la stanchezza- prosegue Oncowellness- esercizi per migliorare l’elasticità muscolare, tecniche per rendere e armonici i movimenti, esercizi per la postura e l’ansia, stretching in piedi ea terra, esercizi di mantenere per tenere sotto controllo lo stress e l’ansia. Sono alcuni dei principali gruppi di esercizi proposti attraverso la piattaforma di Oncowellness e messi a punto dai tre ‘Oncotrainer’ del progetto, professionisti espressamente formati nel supporto psico-fisico dei pazienti oncologici e certificati dal CETI – The Cancer Exercise Training Institute, istituzione di negli USA”.
E ancora spiega l’organizzazione: “Schede di allenamento e video-tutorial realizzati dai trainer gli esercizi consigliati per costruire percorsi personalizzati, da eseguire sempre sotto indicazione e supervisione del proprio specialista o medico curante sulla base delle specifiche esigenze e condizioni. Gli esercizi sono di carattere generale, indicati per tutti i pazienti, e specifici per i quattro tipi di tumore approfonditi nel progetto.
Tutti i contenuti della piattaforma sono messi a punto e validati collaborazione con il gruppo di esperti che condividono le competenze di specialisti dell’Oncologia, dell’ Oncoematologia, della Psiconcologia, della Riabilitazione Oncologica e dell’Educazione motoria”. “La piattaforma è inoltre arricchita con pagine informative sui quattro tipi di tumori, web talk di approfondimento tra specialisti e Associazioni di pazienti e videointerviste dove gli esperti conoscono il ruolo di terapie integrare e attività fisica nel percorso di cura delle patologie oncologiche. La piattaforma di Oncowellness è accessibile in qualsiasi momento, senza necessità di registrarsi, ed è totalmente gratuita”, conclude Oncowellness.
STANZIONE (PFIZER): “ATTIVITÀ FISICA RIDUCE RISCHIO RECIDIVE” “È attivo da oggi il portale Oncowellness completamente gratuito i cui contenuti sono completamente gratuiti stati elaborati, resi disponibili e validati da esperti e trasformati in programmi da attività fisica ideati e illustrati da trainer certificati. Il tema del benessere psicofisico nei pazienti con una storia di tumore nel nostro Paese non è così sviluppato. Una cultura che invece è molto sentita e radicata negli Stati Uniti e che come Pfizer vorremmo portare in Italia.
Questa piattaforma rappresenta l’ulteriore impegno che Pfizer profonde per la lotta ai tumori. La differenza nella lotta al cancro non si basa esclusivamente nell’individuazione e produzione di terapie innovative ma prendere in carico tutti i bisogni del paziente compresi l’attività fisica”, lo ha detto Alberto Stanzione, Direttore Oncologia Pfizer Italia nel corso del suo intervento della presentazione della piattaforma Oncowellness dedicato ai pazienti affetti da tumore.
“E’ noto che uno stile di vita sano- prosegue Stanzione- l’esercizio fisico sono elementi nella prevenzione e nella cura. E’ noto come l’attività fisica diminuisce il rischio di recidiva e nelle persone che convivono con la malattia una attività fisica costante aiuta a rinforzare l’apparato muscolare, cardiovascolare e sotto certi aspetti migliora l’autostima indurre un benessere indurre il. “Abbiamo deciso di concentrarci su determinati tipi di tumori e pazienti e cioè quello del tumore alla mammella, del polmone, genito-urinari e del perché è in queste aree che Pfzier focalizzata con le terapie”, ha concluso Stanzione.
TERAPIE COMPLEMENTARI EFFICACI MA NO ‘FAI DA TE’ “Le terapie complementari includono una vasta gamma di pratiche fisiche mentali, prodotti naturali e modifiche dello stile di vita che ritiene che possano avere un effetto benefico nei pazienti oncologici, in particolare per quanto riguarda la loro qualità di vita. I vantaggi sono soprattutto sul controllo degli effetti collaterali alle terapie e, in generale, sulla riduzione dello stress indotto dalla diagnosi e dagli stessi trattamenti oncologici. Per questo motivo, e per evitare dannosi ‘fai-da-te’, arte-terapia e scrittura creativa, agopuntura, riflessologia plantare e altri”.
L’ATTIVITÀ FISICA E IL BENEFICIO PSICOLOGICO Gabriella De Benedetta, dirigente psicologo UOSC di Ematologia, Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, vicepresidente SIPO – Società Italiana di Psico-Oncologia, componente Gruppo di esperti di Oncowellness ha detto a riguardo: “L’impatto benefico dell’attività per i pazienti oncologici avviene a vari livelli: primo, la consapevolezza riguardo al fatto che il tumore non ferma la vita; secondo, l’attività fisica regolare e continuativa aiuta ad affettare lo stress, a contenere l’ansia, la depressione ea migliorare il sonno.
La ragione di questi benefici sta nel fatto che l’attività fisica regolare comporta cambiamenti a livello cerebrale inducendo calma e rilassamento. Le endorfine che vengono rilasciate durante l’esercizio fisico hanno funzione analgesica ed euforizzante e migliorano lo stato dell’umore. L’attività fisica aumenta l’energia corporea e quella mentale e tutto questo accresce la capacità della persona di far fronte agli eventi. L’attività fisica aumenta la fiducia in se stessi e l’autostima grazie ai piccoli obiettivi e traguardi che la persona raggiunge il giorno dopo giorno. Migliorano anche le funzioni esecutive, la memoria e alla fine migliora la percezione di sé”.
TERAPIE INTEGRATE, D’ANTONA (EUPOPA DONNA ITALIA): “SCENARIO FRAMMENTATO” “Le terapie integrate, ad esempio l’attività che promuove il progetto Oncowellness , rappresentano un approccio molto importante per la paziente con tumore al seno. Purtroppo però lo scenario italiano è molto frammentato. Ci sono strutture d’eccellenza nelle quali per donne operano di tumore mammario si programmano le terapie integrate, in particolare l’esercizio fisico e la riabilitazione con personale addetto e altre strutture invece non hanno possibilità di erogare tali terapie per motivi legati alla carenza di personale, strutturale e organizzativo”, lo ha affermato Rosanna D’Antona, presidente del corso del suo intervento durante l’evento di presentazione della piattaforma digitale.
“I Pdta dovrebbero prevedere all’interno delle strutture ospedaliere le terapie integrate che Includere l’attività fisica. Ci sono regioni come il Lazio e l’Emilia Romagna, presenti all’ interno del percorso di cura del tumore della mammella, l’indicazione e un’offerta di terapie integrate, ma come dicevo non è così in tutta Italia. Perciò chiediamo alle istituzioni un cambio di passo e che soprattutto si rendano conto dell’importanza assolta dalle terapie integrate e che DAABILITA’ inserita e prevista formalmente”, ha concluso D’Antona.
SPRINGHETTI (MAUGERI): “RIABILITAZIONE AIUTA SU DISABILITA’ TUMORE” “La riabilitazione è indicata ogni volta che esiste una disabilità causata dalla patologia oncologica. Il paziente può usufruire della riabilitazione sia per il dolore sia per il movimento e la coordinazione. La terapia viene utilizzata anche per il trattamento della fatica, che riconosce diverse cause, tra cui la chemioterapia. Una seconda delle fasi di malattia gli interventi cambiano.
Lo scopo è ottenere una qualità di vita accettabile per la persona affetta da tumore. I protocolli fisiologici perciò devono essere personalizzati sulle esigenze del singolo paziente e messi a punto da specialisti cheterapici in sinergia. Infine la riabilitazione e l’attività fisica possono, a un certo punto del percorso, integrarsi. L’attività fisica può continuare a consolidare i risultati ottenuti dalla riabilitazione”. Oncowellness nel corso del suo intervento durante l’ evento di presentazione della piattaforma Oncowellness dedicato al benessere del paziente oncologico voluta da Pfizer