MUSSOMELI – . Sopralluogo del dottor Leonardo Roldan ieri mattina al “Maria Immacolata-Longo” dove si è detto pronto a prendere servizio anche subito qualora la sua domanda dovesse risultare in graduatoria utile.
Quarantanove anni, ex giocatore di rugby, il dottor Roldan ha militato in diverse squadre italiane (Treviso, Roma, Piacenza) fino al 2011, tant’è che parla perfettamente la nostra lingua ed è specializzato in Medicina d’urgenza e Chirurgia generale.
“Lavoro nel più grande ospedale di Rosario, città argentina che fa due milioni di abitanti e da noi –ci ha detto ieri il dott. Roldan- si registrano circa 150 accessi al giorno. Quando ho letto le delibere del vostro sindaco, non potevo credere che davvero nel vostro ospedale ci fossero dei reparti chiusi, ma stamattina l’ho visto coi miei occhi e ho provato davvero tanto tristezza, non so bene come si dice in italiano, ma il cuore è diventato stretto stretto. Io sono pronto a prendere servizio e a trasferirmi qui, così come tanti altri colleghi. Avete un ospedale grande, molto attrezzato ed è un peccato davvero che tanti reparti restino chiusi per mancanza di medici. Noi siamo disponibili e ci piacerebbe molto poter lavorare qui.”
Il dottor Roldan è stato accompagnato in ospedale ieri mattina dal primo cittadino di Mussomeli, Giuseppe Catania e dalla coppia di argentini ormai di casa a Mussomeli, Erica Moscatello e Javier Raviculè. Ad accoglierli le responsabili della Direzione sanitaria e dell’Urp, Tita Buttaci e Maria Catalano. Quindi il dott. Roldan è stato accompagnato a visitare l’ospedale dove si è soffermato col dott. Carlo Dell’Utri, responsabile dell’Ortopedia e traumatologia, e col dott. Saverio Sciarrino, responsabile di Medicina e Lungodegenza, nonché presidente della Commissione consiliare sanità.
Il sopralluogo è quindi proseguito anche in altri reparti, come la Radiologia diretta dalla dott.ssa Daniela Noto e il Pronto Soccorso di cui è responsabile il dott. Giosuè Carduccio. Poi, una volta salutati i colleghi e gli altri operatori sanitari, il dott. Roldan è stato ospite presso la scuola “Padre Pino Puglisi” dove ha incontrato i ragazzi e ha loro parlato di medicina d’urgenza e cosa fare in caso di bisogno.
“Il dott. Roldan –dice il sindaco- è arrivato lunedì ed è stato un piacere accoglierlo. Ieri e oggi si può dire che è stato in vacanza qui da noi, e in attesa degli esiti della graduatoria, è ansioso di venire a lavorare a Mussomeli. A tale proposito ho sollecitato ancora una volta il direttore generale per poter attivare al più le graduatorie. Il dott. Roldan vanta esperienza decennale in Pronto soccorso, soprattutto per traumi urgenti anche con ferite da sparo. Nel corso della visita, parlando con medici e infermieri, non è stato taciuto nulla circa le difficoltà in cui versa il nostro ospedale, e siamo tutti in attesa e fiduciosa che si possa ripartire a seguito appunto di queste nuove assunzioni. Conclusa la visita –ha detto ancora il sindaco- siamo andati a scuola e i ragazzi, dapprima quasi intimiditi dalla sua presenza, a conclusione dell’incontro, dopo averlo sentito parlare con semplicità di temi importanti, si sono sciolti e hanno fatto tantissime domande.”
Insomma, se prima era soltanto una speranza la futura presenza di medici argentini nella terra di Manfredi, adesso si è a un passo dal farla diventare realtà. E i primi a crederci adesso, sono gli stessi operatori sanitari che hanno vissuto i tempi gloriosi dell’apertura del “Maria Immacolata-Longo”, nel lontano 1979, con migliaia di ricoveri ogni anno fino al declino dell’ospedale, cominciato a fine anni Novanta e che in due decenni lo ha portato al progressivo smantellamento, basti dire che oggi i reparti chiusi sono il doppio di quelli aperti. (FONTE LA SICILIA ROBERTO MISTRETTA)