Si è deciso di mettere online un nuovo sito web? Affinché ciò possa verificarsi è fondamentale che esso sia collocato in un apposito server, ovvero sostanzialmente un computer che andrà ad ospitarlo e che lo renderà visibile ai navigatori.
Semplificando al massimo il funzionamento di Internet, infatti, si può sottolineare che esso prevede da un lato il Client, ovvero il computer dell’utente che usufruisce della rete, e dall’altro appunto il Server, cioè il computer che offre il servizio.
Il server è dunque un elemento fondamentale dal punto di vista tecnico, ma come ce lo si può procurare? Le soluzioni possibili sono diverse, andiamo a scoprire le principali.
1 – Servizio hosting tradizionale
Nella grande maggioranza dei casi, quando si sceglie di mettere in rete un nuovo sito si acquista un servizio hosting.
Il verbo “to host”, in inglese, significa ospitare, ed è proprio di ciò che si tratta: il sito viene di fatto ospitato nelle infrastrutture di un’azienda specializzata, denominata provider, la quale si preoccupa di garantire un servizio ottimale e soprattutto continuo.
Questa soluzione è una delle più apprezzate in quanto garantisce non solo economicità, ma anche praticità, dal momento che la responsabilità tecnica è interamente a carico del provider.
2 – Server di proprietà
L’hosting è, come detto, la soluzione più gettonata, tuttavia in alcuni casi si preferisce dotarsi di un server di proprietà.
In questo caso, dunque, il sito web viene collocato in un’infrastruttura che è fisicamente in proprio possesso, e questa soluzione è interessante soprattutto per aziende, pubbliche amministrazioni e altre realtà che desiderano performance di livello massimale, magari perché i loro siti web sono chiamati a gestire una mole di visite giornaliere davvero molto cospicua.
Sicuramente un server di proprietà consente di gestire al meglio anche volumi di traffico ai massimi livelli, per contro, però, in questo caso si ha la responsabilità della gestione tecnica dell’infrastruttura, quindi eventuali guasti o altre problematiche devono essere risolte autonomamente.
3 – Server dedicato
Come si può notare visionando siti Internet di noti provider come Flamenetworks, è possibile scegliere anche dei server dedicati. Ma di cosa si tratta?
Anche i server dedicati sono dei servizi esternalizzati, quindi messi a disposizione, appunto, da un provider, ma in questo caso viene messa a disposizione del cliente un’intera infrastruttura.
La soluzione del server dedicato, dunque, riesce di fatto ad unire i vantaggi delle due soluzioni viste in precedenza: il sito viene ospitato in un server di proprietà, quindi si possono raggiungere senza problemi delle performance ai massimi livelli, al contempo però ci si esonera della gestione tecnica dell’infrastruttura, che resta responsabilità del provider.
4 – Cloud server
Il cloud server è una soluzione simile al server dedicato, ma con alcune caratteristiche peculiari.
Il principale limite che contraddistingue il server dedicato è il fatto che, l’enorme disponibilità di risorse che il cliente si assicura, implica spesso uno spreco, di conseguenza può accadere che chi vuol mettere in rete il suo nuovo sito spenda cifre superiori rispetto a quanto viene effettivamente fruito.
Il cloud server è una soluzione intermedia che viene definita “scalabile”, per il semplice fatto che utilizza in maniera flessibile, in base alle esigenze del momento, solo le risorse realmente necessarie, questo assicura un servizio ottimale favorendo al contempo l’efficienza.