Cultura

“L’eredità di un giudice”, Maria Falcone ricorda il fratello

A trent’anni dalla strage di Capaci, Maria Falcone ricorda il fratello Giovanni e si racconta in un libro, scritto con la giornalista dell’ANSA Lara Sirignano che si occupa di cronaca giudiziaria. E’ ‘L’eredita’ di un giudice’ che esce il 17 maggio per Mondadori e sara’ presentato in anteprima nazionale al Salone del Libro di Torino, giovedi’ 19 maggio alle 10,30, all’Arena Bookstock. All’incontro interverra’ Massimo Giannini, direttore de La Stampa. Trapani porta a Palermo, la mafia uccide il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani con una carica di cinque quintali di tritolo.

 A due mesi dal quel terribile attentato che ha sconvolto l’intero Paese e si e’ impressiono nella memoria collettiva, si ripete quel tragico copione in via D’Amelio, quando a perdere la vita sono stati il ​​giudice Paolo Borsellino e la sua scorta. Maria Falcone ripercorre quei terribili giorni, la voglia di reagire, l’instancabile impegno e l’attivismo per promuovere una cultura della legalita’. E riflette su come siano cambiati da allora la lotta alla mafia e il nostro Paese. Una testimonianza sincera e tenace che fonde la storia personale con una delle pagine piu’ tragiche della nostra storia recente. 

Dopo la strage di Capaci nel Paese, e soprattutto a Palermo, qualcosa e’ cambiato. La rabbia diventa pretesa di giustizia, il lutto necessita’ di testimonianza. Nessuno puo’ piu’ rimanere indifferente. Ne’ le istituzioni, ne’ i cittadini. E’ l’inizio di quella metamorfosi culturale, morale e delle cose che Giovanni Falcone riteneva indispensabile per poter combattere la mafia su larga scala. 

Ma non solo: e’ anche l’inizio del viaggio di una donna che sceglie di tramutare il proprio dolore privato in testimonianza universale. Dalla morte del fratello, infatti, Maria Falcone – presidente della Fondazione Giovanni Falcone con la quale collabora dal 2018 la Sirignano – ha dedicato instancabilmente la sua vita all’ affermazione dei valori della legalità e dell’antimafia nella societa’, e in particolare tra i giovani. 

Condividi