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La fiducia tradita? Quello che spesso accade tra gli eletti e gli elettori, storia di un inganno … ciclico

Sergio Cirlinci

La fiducia tradita? Quello che spesso accade tra gli eletti e gli elettori, storia di un inganno … ciclico

Ven, 20/05/2022 - 10:28

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Tanti anni fa una nota azienda aveva fatto della fiducia il suo motto pubblicitario. La fiducia è effettivamente una cosa seria, difficile da conquistare, facile da perdere e difficilmente riconquistabile quando è stata tradita. Tutti sentiamo il bisogno di fidarci di qualcuno; inoltre godere della fiducia di qualcuno è tra le più grandi gratificazioni umane e personali: perchè la fiducia è un vero e proprio sentimento. Ovviamente non abbiamo certezza che tale sentimento sia ricambiato: quanti di noi infatti hanno preso “scottature”, delusioni, quanti si son fidati delle persone sbagliate. La vita ci mette sotto esame ogni giorno, ci riserva sempre sorprese, alcune piacevoli altre, purtroppo, meno.

Riporre fiducia nel prossimo, è sempre un qualcosa che tutti dovremmo provare a fare, perchè ciò significa credere in un domani migliore, per sé e per gli altri. Siamo animali sociali e pertanto, sempre che non si decida di vivere da eremiti, la vita è fatta di relazioni, dove il fidarsi, non l’essere traditi, dovrebbe essere la regola principe. Ci sono ambiti però dove fidarsi equivale a delegare, a farsi rappresentare. La politica ad esempio rappresenta la delega per eccellenza, i cittadini affidano/delegano agli eletti il potere della rappresentanza ed in quanto tale a loro danno la fiducia per migliorare la società in cui viviamo.

Ma perché in politica allora ci fidiamo di alcune persone e non di altre ?

I motivi per cui riponiamo la nostra fiducia in alcuni e non in altri è semplicemente perchè riteniamo che alcune persone hanno le nostre stesse idee e si comportano come ci comporteremmo noi al loro posto e soprattutto perchè ne condividiamo anche valori e principi.

Nella vita privata perdiamo la fiducia per i motivi già detti, in politica invece cosa ci può far perdere la fiducia nel politico di cui ci siamo precedentemente fidati ed affidati?

Partiamo dal principio che il partito o il politico perfetto non esiste, anche loro sono esseri umani e come tali possono sbagliare, ma se hai deciso di fare il politico questa non può e non deve assolutamente essere una scusante. Una cosa è qualche scivolone, ma il continuo e ripetuto tradimento delle aspettative, delle promesse fatte, dei cambi di casacca, della cattiva politica, del negare certe evidenze, nel mistificare la realtà, nel non ascoltare coloro che ti hanno eletto, sono questi o semplicemente qualcuno di questi, a creare la delusione che porta alla sfiducia.

La delusione maggiore la provi quando ti senti tradito, quando ti aspetti che le persone da te votate facciano veramente gli interessi della collettività, non i loro, che non guardino in faccia nessuno, che si mettano contro anche gli stessi appartenenti al proprio partito/movimento pur di non tradire il mandato e l’impegno assunto con chi li ha eletti. Ogni volta che qualcuno viene eletto, dice la frase, di rito, “rappresenterò tutti, anche chi non mi ha votato”.

Ma tutti sappiamo benissimo che così poi non sarà così, il politico guarderà sempre al suo elettorato e soprattutto a chi ha contribuito alla sua elezione, ai “padrini”, che difficilmente cercherà di mettersi contro, pena la sua rielezione. Un politico una volta mi disse, per giustificarsi: “Caro mio, in politica vige il compromesso, vige la regola che delle volte si vince e della volte si perde, che non sempre si possono portare avanti certe battaglie e che spesso deludere il proprio elettorato, che dimenticherà facilmente, rientra nella norma non scritta”.

 Ma noi cittadini questo spesso non lo capiamo, anzi non lo accettiamo, vada per il compromesso, ma per il resto vorremmo sempre avere il nostro politico accanto, vorremmo addirittura che al nostro fianco ci fossero anche coloro che non abbiamo votato, se la problematica è veramente importante e riguarda l’intera collettività. So benissimo che tutto questo è pura utopia, la politica è purtroppo pervasa dall’ambizione, dal voler fare carriera a tutti i costi, anche a costo di deludere chi sin dall’inizio credeva in te e ai tuoi principi.

Spesso si dice rivolgendosi ad una persona “sembri un politico”, che nell’accezione positiva si intende una persona che sa mediare e si sa muovere, nella negativa uno che sa prenderti bene per i fondelli senza che tu te ne accorga. Se però i cittadini, quelli intellettualmente onesti, avessero la forza ed il coraggio di rimproverare ai propri eletti gli errori commessi, sicuramente ne gioveremmo tutti, avremmo già vinto…invece ci ritroviamo spesso ad avere vere e proprie schiere di fans, coloro cioè che anche davanti all’evidenza negano l’errore o lo scivolone, difendono l’indifendibile, ovviamente per non dispiacere il loro politico. Per non parlare di chi tace su quanto successo, omettendo notizie e fatti.

Noi cittadini dovremmo riflettere sul fatto che questa gente si costruisce corriere politiche sulla nostra pelle, avvantaggiando solo se stessi e in alcuni casi un gruppo ristretto di amici, tradendo spesso e volentieri la fiducia, la nostra, riposta in loro, con la conseguenza che noi semplici cittadini continueremo sempre a “scannarci” tra di noi per difenderli, a lamentarci delle cose che non vanno, ma che andrebbero sicuramente meglio, se solo si avesse il coraggio di mantenere la schiena dritta facendo notare al politico di turno che sta “andando fuori strada” e, cosa più importante, che sta tradendo la fiducia riposta in lui. Se ci manca questo coraggio, perchè “pari mali” o semplicemente perchè non siamo “liberi”, dovremmo avere la dignità di tacere sempre e non mostrare i denti solo quando a sbagliare sono gli altri e non i nostri.

Ad Maiora