MUSSOMELI – (DALLA SCUOLA) Il 23 maggio gli studenti delle classi 5 A AFM, 5 B AFM, 5 CAT E 5 MAT, dell’I.I.S. “G.B. Hodierna”, accompagnati dai docenti Carmina, Giovanna Milazzo, Marilena Felce, Rosa Mendola, Rita Sferlazza e Giuseppe Carrubba, hanno partecipato alla commemorazione del XXX anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. L’evento “1992-2002. La memoria di tutti” è statoorganizzato dalla Fondazione Falcone con la collaborazione del MIUR, per ricordare le stragi dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e gli otto agenti delle loro scorte Walter Eddie Cosina, Vito Schifani, Claudio Traina, Antonio Montinaro, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Rocco Dicillo ed Agostino Catalano.
La delegazione di giovani alla manifestazione evidenzia l’impegno della scuola che custodisce e rigenera la memoria di tutte e tutti coloro che hanno perso la vita causa della violenza criminale. Ad evidenziare e testimoniare il legame imprescindibile tra l’educazione e la lotta contro le mafie sono stati esposti, sia al Foro Italico che nei balconi di Palermo, 1400 lenzuoli realizzati da 1070 istituti scolastici che hanno accolto l’appello del Miur e della Fondazione Falcone. L’I.I.S. G.B. Hodierna ha partecipato inviando il lavoro realizzato dall’alunno Daniel Bellanca della classe 3 SIA, raffigurante il poliziotto Lillo Zucchetto, ucciso dalla mafia 40 anni fa, con lo sfondo del castello di Mussomeli e del monte San Paolino di Sutera, sua città di origine.
Sul palco allestito al Foro Italico, alla presenza di migliaia di giovani, hanno partecipato alla giornata dedicata alla promozione della memoria ed alla commemorazione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la Presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, i ministri Patrizio Bianchi, Luciana Lamorgese, Marta Cartabia, Di Maio e M. Cristina Messa, nonchè il capo della polizia, Lamberto Giannini, il procuratore antimafia, Giovanni Melillo ed il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi.
Nel pomeriggio si è raccolta una grande folla sotto l’albero Falcone, il ficus diventato il simbolo di rivolta e riscatto, sono stati letti i nomi delle vittime ed alle 17.58, l’ora dell’esplosione sull’autostrada di Capaci, una tromba ha intonato le note del silenzio.