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GIORNATA DELLA MEMORIA E DELLE VITTIME DI MAFIA. CAMPOFRANCO C’E’ CON I VERI PROTAGONISTI: I PIU’ PICCOLI

Carmelo Barba

GIORNATA DELLA MEMORIA E DELLE VITTIME DI MAFIA. CAMPOFRANCO C’E’ CON I VERI PROTAGONISTI: I PIU’ PICCOLI

Mar, 24/05/2022 - 08:00

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CAMPOFRANCO – (Dal sindaco Pitanza) Si è svolta stamattina , (23 MAGGIO 2022) in concomitanza della “Giornata della memoria e delle vittime di mafia” la scopertura delle lapidi dedicate a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che daranno il nome a due strade di Campofranco, le prime due che si incontreranno entrando in paese. Giovanni Falcone, fatto saltare in aria 30 anni fa come oggi con 500 kg. di tritolo insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. 57 giorni dopo toccò a Paolo Borsellino, mentre andava a trovare la mamma anziana, saltare in aria ancora con tritolo posto su una macchina e con lui gli agenti Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Via Giovanni Falcone, dal bivio Mulinella sino ad arrivare in centro abitato e via Paolo Borsellino ad intersecarsi con la prima. Abbiamo voluto fare una cerimonia sobria, senza tanta “scumazza”, ma l’abbiamo voluta fare con le future generazione, quei bambini e ragazzi che si stanno affacciando alla vita della nostra comunità e che, aiutati dai loro insegnanti, svolgono anche un percorso di cultura della legalità necessario per la loro crescita. Per la scopertura delle lapidi, ho voluto prendere in braccio un bambino “a caso”, uno dei piu’ piccoli, Flavio di 5 anni: il suo gesto è stato accompagnato idealmente da tutti gli altri bambini in una sinergia positiva e piena di voglia di libertà. Abbiamo solo accennato alle figure dei due magistrati uccisi dalla mafia, abbiamo detto ai ragazzi cosa stavano facendo e perché sono stati uccisi e soprattutto perché non dobbiamo dimenticarli. Falcone e Borsellino e non solo loro: tanti troppi morti, la mafia ha lasciato dietro, tanti uomini che servivano l’Italia e gli italiani.Nel loro ricordo dobbiamo continuare, per avere una Sicilia sempre piu’ libera dalle tante, troppe mafie. Un grazie ai Carabinieri della Stazione di Campofranco, ai Vigili Urbani, alla Dirigente Scolastica Alessandra Camerota, ai suoi vicari Angelica Amorelli, Ettore Scifo e Angela Schillaci, agli insegnanti e professori e ai cittadini della ex C.da Pezza Grande, oggi via Falcone e via Borsellino, che con la loro presenza e per voce dell’avv. Emanuele Quarta hanno reso testimonianza fisica e ideologica.