CALTANISSETTA – Quel pasticciaccio brutto di Palazzo del Carmine ossia il “silenzio imposto” al consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Salvatore Petrantoni, dal presidente del Consiglio comunale, Giovanni Magrì. Andiamo al “var” e vediamo cosa è successo. Relazione del sindaco Gambino sul triennio di amministrazione alla guida della città. Petrantoni chiede di parlare, Magrì dice no, poichè secondo il regolamento, a suo dire, potrebbero farlo soltanto i capigruppo. Scoppia la bagarre. Per tentare di ricomporre la situazione si chiedono lumi al segretario generale che sembrerebbe dare una risposta favorevole a Petrantoni. Magrì, decide che può parlare ma, per ultimo.
Petrantoni sbotta ed abbandona l’aula. Oggi dichiara: “Ho tanto da dire sull’interpretazione di Magrì del regolamento, considerando che poi anche il segretario generale ha detto che potevo intervenire alternando i gruppi. La concessione di parlare per ultimo, come se mi facessero un favore non l’accetto assolutamente. Ho preferito andar via. Magrì ha oscurato il regolamento” .
Poi “tocca” la relazione: “Ci sarebbe tanto da dire ma, bastano un paio di chicche. Partiamo dalla piscina, autentica mostruosità amministrativa. Inevitabili le dimissioni dell’assessore Fabio Caracausi. Poi parliamo della Dieta Mediterranea, obiettivo di questa amministrazione che però decide di uscire dal Distretto della Valle dei Templi: le due cose non collimano.
Abbiamo chiesto al sindaco Roberto Gambino, la sua opinione sulla diatriba Magrì-Petrantoni. “Sono argomenti interni al consiglio comunale, non voglio entrarci”.