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Caltanissetta, requisitoria depistaggio Borsellino. Pm: “Pubblici ufficiali non fecero il loro dovere”

Redazione

Caltanissetta, requisitoria depistaggio Borsellino. Pm: “Pubblici ufficiali non fecero il loro dovere”

Mar, 10/05/2022 - 16:41

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“I metodi mi interessa capire, per prendere qualcosa devo avere un reato. Se non ho tutto questo il fine non e’ cercare un reato”. Lo ha detto il pm di Caltanissetta, Stefano Luciani, durante la richiesta relativa al processo sul depistaggio delle indagini di via d’Amelio a carico di tre poliziotti. Il riferimento e’ all’intervista rilasciata da Vincenzo Scarantino a Studio Aperto. “Nemmeno dopo tutto quello che e’ successo, non c’e’ uno che fa una relazione di servizio. A San Bartolomeo a mare puo’ succedere di tutto. Nessuno, tra i pubblici ufficiali presenti, si sogna di adempiere ai propri doveri” , ha detto il pm Luciani.

Non facevo relazione perche’ non volevo assolutamente nuocere alle indagini che faceva il nucleo investigativo”, aveva detto un poliziotto durante la deposizione al processo, ricorda ail magistrato. “Questa vicenda da’ una serie di inequivocabili conferme ad alcuni assunti provati: qual e’ lo scopo – prosegue – e la reale funzione del gruppo Falcone-Borsellino in relazione alla loro presenza di San Bartolomeo a mare: controllare il collaboratore per prevenire possibili problemi per il suo umore instabile, che proveniva perche’ aveva accusato degli innocenti e in caso di crollo del collaboratore porre dei rimedi”. (Agi)

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