Dopo una lunga riunione in camera di consiglio, la corte con presidente la Alessandra Giunta, composta da Renata Accardi, Boris Pastorello, Giacomo Vitello e Giuliana Di Prima ha emanato un verdetto di condanna. Questa la sentenza del processo ad Elena di Troia:” Condannata alla fama che si tramanda nel tempo. É stato dimostrato sia documentalmente che per prove orali che Elena era consapevole che il suo comportamento avrebbe provocato il conflitto tra achei e Troia”.
Una sentenza che premia gli studenti dello “studio legale” dell’istituto Rapisardi/DaVinci supportati dall’avv. Antonella Pecoraro sui colleghi dell’istituto Manzoni/Juvara supportati dall’avv. Amico.
Ma sono stati straordinariamente bravi gli studenti di entrambi gli istituti che hanno dato vita ad un processo dire interessante e dire poco, come ha confermato la corte.
Ben impostate le arringhe dei ragazzi che ci hanno pure riportato in vita, personaggi storici che hanno testimoniato: Elena di Troia, Priamo, Telemaco, Ifigenia , Tucidide, Ecuba, Menelao.
La cosa importante per i ragazzi che hanno vissuto un vero e proprio processo da protagonisti, magari come successe due anni fa, magari qualcuno penserà di farei l’avvocato da “grande” e confrontandosi con i loro insegnanti per pensarci un po’….
E’ il caso dire: buona la prima del premio alla cultura memorial Nuccia Grosso
Sabato prossimo il secondo processo che vede imputata Maria Antonietta d’Asburgo con gli istituti Liceo Classico R.Settimo e liceo Classico Carafà di Mazzarino.
Presenti anche il Sindaco Roberto Gambino e l’assessore alla cultura Marcella Natale ed un folto pubblico.