Cade nel periodo di Pasqua la presentazione dei nuovi itinerari del Circuito Bella Sicilia. Un modo per far conoscere paesi grandi e piccoli, montani e marini, più e meno conosciuti. Percorrere l’Isola per raggiungere una di queste località e di per sé un’esperienza creativa a volte inusuale, le strade, i paesaggi, gli aneddoti, i monumenti inaspettati e poi i profumi, i sapori, la gente. Soggiornare per viverli nella loro intimità e da essi partire per raggiungere altre mete, nuovi itinerari nuovi tesori impossibili da raccontare in un articolo.
In modo del tutto casuale ipotizziamo il nostro viaggio alla scoperta dei dieci itinerari con una sintesi delle località visitabili tutto l’anno ma un cenno alle peculiarità che offrono nel periodo Pasquale:
1 – Itinerario del Barocco presenta due località. Palazzolo Acreide in Provincia di Siracusa è un riconosciuto paese d’Arte Barocca, ricco di edifici storici e due Chiese Patrimonio Unesco. Molto particolare l’Acropoli dov’è possibile ammirare primordiali costruzioni nella roccia. A poca distanza dall’abitato è possibile visitare il Mulino di Santa Lucia tra gli ultimi ad acqua funzionanti nei Monti Iblei. Curiosità: il balcone barocco più lungo d’Europa quasi 30 metri e ben 27 mascheroni. Piatto tipico è la “Salsiccia dolce di suino nero siciliano”.
Valguarnera Caropepe in Provincia di Enna è conosciuto in tutta la Sicilia per il riecheggio di alcuni detti popolari che includono “carupipi” o “carapipi” nome dialettale del paese. Qui si produceva lo zolfo, infatti è visitabile il vasto Parco Minerario Floristella-Grottacalda. Lo zafferano è uno dei prodotti coltivati, estese le coltivazioni di grano e del ficodindia. Curiosità: nel centro storico ben tenuto è possibile ammirare la facciata della Chiesa Madre che ricalca quella della Cattedrale Barocca di Catania. Piatto tipico è “l’Agnello con patate e origano” e le “spinci” di San Giuseppe Patrono della Città.
Itinerario Vel D’Agrò, propone tre località
Savoca, città d’Arte e dalle sette facciate come amava definirla Sciascia si trova nell’immediato entroterra del litorale ionico messinese. Qui sono state girate alcune parti del Film “Il Padrino” con Al Pacino e Marlon Brando, famosa la scena del matrimonio nel Palazzo del ‘400 che ospita il famoso Bar Vitelli, qui è possibile gustare la particolare granita a limone con vino zibibbo e le “zuccarate”. Ricca la presenza di beni artistici, ben conservate le mummie e tutto il centro storico. Curiosità: la cittadina è possibile visitarla a bordo di Apecar o di asinelli. Piatto tipico sono le “Pappardelle finocchietto e salsiccia”.
Forza D’Agrò è un borgo affascinante posto a 420 m.s.l.m. con panorami che proiettano lo sguardo su tutta la costa ionica siciliana. Immediata la vista sul Golfo di Taormina e sulla costa Calabra con l’evidente inizio dello Stretto di Messina. Anche questo paese è stato set cinematografico di diversi Film comprese le scene del matrimonio nelle due versioni de “il Padrino” nella Chiesa SS. Annunziata. Il centro cittadino si snoda per viuzze fino all’Arco Durazzesco e i resti del Castello. Curiosità: il Lunedì di Pasqua viene realizzata la tradizionale “cuddura di Pasqua” con oltre cento uova. Piatto tipico è “L’insalata di Gamberi e Menta”. Evento di Pasqua: Lunedi di Pasqua processione degli stendardi di alloro;
Roccafiorita è il paese più piccolo della Sicilia per numero di abitanti, solo 184, ma anche il più piccolo del Meridione per estensione geografica. Qui praticamente si conoscono tutti e si riesce a respirare la vera accoglienza “familiare” siciliana. Un solo Bar, un solo ristorante, una sola bottega di generi alimentari. Il paese prende il nome da una roccia che sovrasta l’abitato dentro la quale è stata ricavata una nicchia di preghiera. Curiosità: salendo oltre il paese si arriva al Santuario di Monte Kalfa suggestivo luogo dal quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato a 360 gradi delle alture siciliane. Piatto tipico è “il Carciofino selvatico di Roccafiorita”.
3- Itinerario dei Nebrodi con quattro “alti” paesi.
Montalbano Elicona borgo medievale posto a 910 m.s.l.m. dominato dall’imponente Castello di Federico II di Svevia. Nel 2015 è stato eletto borgo più bello d’Italia. Vanta una ricca offerta artistica e naturalistica che comprende l’altopiano dell’Argimusco, definita la “Stonehenge siciliana”, e il bosco di Malabotta. Il centro medievale, perfettamente tenuto, regala una immersione temporale tra monumenti e profumi. Curiosità: “l’insabbiata” lungo la via del Castello, si tratta di una evoluzione della più comune infiorata della Frazione Braidi. I soggetti vengono realizzati con la sabbia colorata. Piatto tipico “maccheroni al sugo di maiale nero dei Nebrodi” da provare la “Provola abbrustolita” e il famosissimo “pane di Montalbano”.
Floresta è il paese più alto della Sicilia, 1275 m.s.l.m. A dominare la scena sicuramente è la natura. In inverno il bianco scenario dei panorami innevati, in primavera e in estate il verde lussureggiante e l’aria salubre dei boschi. Il territorio circostante offre la possibilità di escursioni lungo vari sentieri. Ancora oggi è possibile ammirare la lavorazione dello giunco per la produzione di piccoli cestini e oggetti d’uso comune. Curiosità: i “pagghiari”, “‘mpetra”, “cubburi” oggi definiti “Tholos” si tratta rifugi pastorali in pietra a secco denominati con pianta circolare e copertura a cupola autoportante. Piatto tipico sono “le costolette di castrato alla brace” e naturalmente vari salumi e formaggi dei Nebrodi compreso i funghi.
Alcara Li Fusi è un paese posto ai piedi dell’affascinante Monte Crasto, rilievo dolomitico caratterizzato da calcari bianchi e rosa. Nel centro storico caratterizzato da piccole viuzze, sono presenti diverse Chiese, opere d’Arte e numerosissime sorgenti di acqua, come l’antichissima Fontana Abate e l’attiguo “Lavatoio Pubblico”. Tantissime le possibilità di escursioni, il bosco, il lago Maullazzo, la Grotta del Lauro nelle viscere della roccia. È definita anche città della musica perché qui ogni cittadino suona almeno uno strumento. Passeggiando nel centro storico è possibile incontrare qualche anziana che ancora tesse utilizzando l’antico telaio. Nel giorno del solstizio d’estate viene celebrata l’antica festa pagana del “Muzzuni”. Curiosità: qui vivono e nidificano l’Aquila Reale e i maestosi Grifoni. Il piatto tipico è “maccheroni con sugo di maiale nero dei Nebrodi”. Evento di Pasqua: Venerdì Santo, all’alba processione di una pesante croce preceduta da un uomo suona il tamburo a “passo” funebre. Pomeriggio processione dei “Misteri”, con numerose statue che rappresentano i momenti della passione di Cristo. Domenica di Pasqua il simulacro della Vergine Addolorata incontra l’effige del Cristo risorto.
San Marco S’Alunzio è tra i più antichi paesi della provincia di Messina, adagiato su una collina a 550 m.s.l.m. offre un panorama mozzafiato su tutta la costa tirrenica sottostante con il mare e all’orizzonte le Isole Eolie. Notevole la ricchezza artistica, ventidue chiese, quattro musei e il tempio greco di Ercole edificato nel IV sec. a.C. La cittadina si caratterizza anche per le facciate delle case in pietra perfettamente tenute e per le strette vie che regalano scorci architettonici e paesaggistici di particolare valenza. Curiosità: processione con gli incappucciati Babbaluti suggestivo rito di Pasqua. Piatto tipico sono le lasagne al tegamino in terracotta, cotte al forno a legna.
4 – Itinerario Borghi e Mare comprende tre paesi, due marini e uno collinare.
Brolo località balneare caratterizzata da ampie spiagge di finissima sabbia affacciate al suggestivo “scoglio del pianto” definito cosi per via di una leggenda che riporta dritti ad un piccolo borgo medievale posto su un promontorio nel quale svetta la torre del Castello di Brolo risalente al X sec. d.C. . Il paese moderno presenta una buona vivacità commerciale con la presenza di tanti negozi e punti di aggregazioni lungo le vie principali. Curiosità: il Museo delle pene e delle torture, un agghiacciante viaggio tra strumenti di esecuzione capitale presenti nel Castello. Piatto tipico: gelati artigianali, granite limone fragole e panna con brioches con tuppo, la ristorazione per lo più è improntata su piatti di pesce fresco.
Gioiosa Marea è un paese marino che conta ben trentatré contrade, tra queste Capo Calavà rinomato centro turistico e balneare e San Giorgio di Gioiosa Marea conosciuta sin dai tempi remoti per la presenza di una Tonnara oggi dismessa. Il territorio si estende fino ad un’altitudine di 750 m.s.l.s. dove attraverso un percorso naturalistico è possibile visitare i ruderi di Gioiosa Guardia antica città edificata intorno al 1300. Gioiosa Marea è posta in una insenatura che offre panorami e soprattutto tramonti coloratissimi e mozzafiato. Il lungomare Canapè è il luogo di passeggio. Curiosità: una piccola piazzuola sospesa denominata “u scrusciu du mari” offre la possibilità di godere del rumore del mare da un punto panoramico privilegiato a picco sul mare. Piatto tipico è una pasta a base di pesce legata ad una particolare maschera tipica del luogo che si chiama “il Murgo”.
San Piero Patti posto in collina a 440 m.s.l.m. si caratterizza per la particolare forma urbana a foglia di edera. Definita la cittadina dai tesori nascosti in quanto di origine molto antica raccoglie la testimonianza di quasi tutte le dominazioni siciliane. Qui si parla il Gallo Italico una sorta di fusione dialettale tra la lingua locale e quella dei soldati stranieri che aiutarono il Conte Ruggero a cacciare gli Arabi. Il Paese presenta importanti presenze di opere d’Arte a partire dai ruderi del Castello, il Convento dei Carmelitani Scalzi, la Chiesa di Santa Maria Assunta con l’attigua torre campanaria e monumentali fontane come quella di San Vito. Si tratta di una località immersa nel verde dove le tradizioni e i sapori culinari sono decisamente intense. Qui è possibile gustare piatti di carne e prelibati dolci, come i sospiri, le cialde, o anche il frum particolare bevanda messinese dal gusto unico e inimitabile. Evento di Pasqua: Venerdì Santo processione dei misteri ore 20:00 con le confraternite del Crocifisso, dei Nudi, dell’Addolorata e dei gruppi parrocchiali;
5 – Itinerario Halaesa comprende sei comuni.
Tusa, è formata da due frazioni una centrale collinare e una marina chiamata Castel di Tusa e premiata per ben sette anni con la “Bandiera Blu” per il mare limpidissimo e le spiagge ben tenute. Qui è possibile visitare Museo Albergo “Atelier sul Mare” sede di riferimento della Fiumara D’Arte e dell’artista mecenate Antonio Presti. La parte collinare di Tusa riserva un emozionale esperienza, di antichi scorci, arte, vicoli, case, monumenti e Chiese perfettamente tenute. Da qui si domina un paesaggio stupefacente. Curiosità: segnaliamo il calvario una costruzione risalente al 1500. Piatto Tipico la cucuzza ma anche il pane di Tusa, le olive, le pietanze locali a chilometro zero e quelle marine come la “Pasta con il finocchietto e le sarde”.
Santo Stefano di Camastra, una delle principali Città della Ceramica Artistica della Sicilia. Lungo le vie del paese tanti coloratissimi laboratori di ceramisti offrono la possibilità di acquistare i preziosi manufatti. Nel centro urbano è presente il Palazzo Trabia sede del Museo Regionale della Ceramica Artistica. Qui è nata la novella “La giara” di Pirandello. Presente anche una parte litorale e una passeggiata con balconata dalla quale è possibile ammirare meravigliosi tramonti. Curiosità: Cimitero Monumentale in Ceramica. Piatto Tipico è “mezzemaniche ai frutti di mare”. Evento di Pasqua: Venerdì Santo, canto polivocale i Cantori del Venerdì Santo – “I parti ra cruci”
Pettineo, è definito il paese degli ulivi secolari per la numerosa presenza di esemplari millenari, tra cui l’ulivo più longevo della Sicilia. Il paese dominato dai ruderi di un castello si presenta pulito e tranquillo con diversi edifici caratteristici e tanta genuinità. Tra i prodotti agroalimentari di rilevanza oltre all’olio di varietà minuta si produce una particolare varietà di limone detto “in seccagno” Curiosità: la mattoni metti Piatto tipico è “granita al limone seccagno di Pettineo”. Evento di Pasqua: Domenica “U scuontru” incontro di Gesù risorto con Maria.
Motta D’Affermo è posto su un’altura che domina tutto il litorale, il paese è noto anche per la presenza di alcune opere della Fiumara D’Arte come “l’onda” e la “Piramide 38° Parallelo”. Il territorio comunale si estende fino al mare con la frazione Torremuzza. Tante le opere d’arte con pregevoli Chiese e particolari tradizioni come la processione “in corsa” di San Sebastiano. Molto apprezzato l’origano di Motta D’affermo. Piatto Tipico è “Rametti a base di nocciole”.
Castel di Lucio, in siciliano detto castidduzzu, si trova nel crocevia tra le Province di Messina, Enna e Palermo. Si tratta di una località molto tranquilla e ricca di storia e genuinità, qui ancora esistono le serenate e qualche signora che tesse ancora con il vecchio telaio. Presenti alcune opere della Fiumara d’Arte come “una curva gettata alle spalle del tempo” e il suggestivo “Labirinto di Arianna. Tradizione del luogo era anche la lavorazione della pietra con gli scalpellini. Curiosità: le serenate, gruppi improvvisati di suonatori accompagnano gli eventi con musiche Piatto tipico è “La Tabisca”. Evento di Pasqua: “i Quaranturi” si tratta di un particolare addobbo Pasquale della Chiesa Madre addobbata con corone di arance.
Mistretta, paese molto antico e ricchissimo di storia e di arte, offre tantissimo a diverse tipologie di visitatori, immersione in percorsi artistici, urbani e naturalistici. Nel territorio boschivo circostante sono presenti molte cascate che formano alla base ampi laghetti. Parlando di Arte ricordiamo Porta Palermo, imponente arco d’ingresso della città, Palazzo Tita con la facciata in stile bugnato, il Palazzo Salamone-Giaconia del 1600, il Palazzo Russo e diverse Chiese di varie epoche. Qui ha sede il Museo Regionale delle Tradizioni Silvo-pastorali. Curiosità i Giganti di Mistretta coppia di Guerrieri “Gisanti” Mithia e Kronos che seguono la statua della Madonna della Luce in processione per le vie. Piatto tipico è la pasta reale di Mistretta dai particolari decori. Evento di Pasqua: Venerdì Santo ore 19,00 processione dei Misteri raffiguranti i Momenti della Passione di Cristo portati a spalla dalle Venerabili Confraternite e dai Gruppi Parrocchiali. Sabato Santo durante la Veglia Pasquale si tiene nella Chiesa Madre la spettacolare “Caruta du Tiluni”
6 – Itinerario delle Stelle comprende tre comuni.
Pollina posto sul cocuzzolo di una montagna dalla quale si domina un paesaggio mozzafiato sfiorando quasi le nuvole. La località è nota per la produzione della manna, linfa estratta da alcune piante ed utilizzata in pasticceria e cosmetica. Tra le opere d’Arte segnaliamo la Torre di Maurolico e il Teatro Pietrarosa, ed ovviamente diverse Chiese custodi di inestimabile ricchezza. Comprende anche una frazione a mare, Finale di Pollina, molto ambita per la balneazione. Piatto tipico è il “Coniglio a forno”.
Isnello paese silenzioso che custodisce innumerevoli opere d’arti. Qui ha sede il parco astronomico più grande del mediterraneo Gal Hassin con annesso museo. Il parco è aperto al pubblico e dai grandi telescopi è possibile ammirare i pianeti e le stelle. La particolare posizione di Isnello offre suggestivi spunti di interesse naturalistico, in alcuni periodi dell’anno il paese sembra sospeso tra le nuvole. Curiosità: un particolare museo del filato. Piatto tipico è “u risu cu latti”.
Cefalù è uno scrigno di tesori, sia dal punto di vista paesaggistico che artistico. La Cattedrale Normanna domina su tutta la Città caratterizzato dal suggestivo il borgo marinaro con le case a picco sul mare. Poco fuori dalla Città è possibile apprezzare la Cattedrale di Gibilmanna. Al centro tra innumerevoli scorci e opere d’arte consigliamo una visita al museo di Mandralisca e al “lavatoio”. Per i più audaci è possibile scalare la Rocca di Cefalù per respirare storia e abbandonarsi ad un panorama ineguagliabile sulla città. Curiosità: la tradizione marinara del gioco “ntinna a mare”. Piatto tipico è “la pasta a tajano”.
7 – l’Itinerario delle Madonie comprende 5 comuni.
Geraci Siculo incastonato tra verdi boschi e caratterizzato da tortuosi vicoli di epoca medievale. È ritenuta la sesta zona blu del mondo per la longevità degli abitanti. Ricco di Chiese e Conventi è famoso per la rievocazione della Giostra dei Ventimiglia. Tra le attrazioni da non perdere una visita al Salto del Ventimiglia costruzione architettonica sospesa nel vuoto che ricorda il gesto di Francesco dei Ventimiglia. E’ anche il paese dell’acqua grazie e numerose sorgenti. Tra le tradizioni ancora in voga la transumanza qui viene sottolineata con una importante festa. Curiosità: il salto dei Ventimiglia, rivivere l’ebrezza restando sospesi nel vuoto. Piatto tipico è “sasizzuneddi cu daunu”.
Petralia Soprana è detto anche il borgo di pietra e della musica. Ancora oggi il paese conserva la struttura originaria, qui non esiste l’asfalto e le strade sono tutte in lastricato. Notevole l’offerta artistica e culturale. È stato eletto borgo più bello d’Italia nel 2019. Passeggiare nel centro storico restituisce un esperienza unica che riporta indietro nel tempo. Nella Torre campanaria della Chiesa Principale è presente un grande orologio a corda funzionante. Qui è presente una tra le più grandi miniere del sale d’Europa, visitabile su appuntamento. Piatto tipico è “u sfogghiu” dolce ottenuto con la ricotta.
Petralia Sottana, sede del parco delle Madonie. Il paese è caratterizzato da vicoli stretti porticati e scalinate ma anche tante fontane dalle quali sgorga acqua in abbondanza. Immerso nella natura, ospita il Geopark delle Madonie che è anche sito Unesco. Molto interessante tutta l’area che si estende su Piano Battaglia con possibilità sia in inverno che in estate di escursioni e contatto con la natura. Piatto tipico è “maccheroni con sugo i maialino nero delle Madonie. Evento di Pasqua: Venerdì Santo: processione del Cristo Morto accompagnato dalle Pie Donne e confraternite con i costumi tradizionali. Sabato Veglia Pasquale “a caduta du tiluni”, la caduta del grande telo che per tutta la quaresima ha coperto il presbiterio. Domenica: a mezzogiorno il commovente ” Ncuontru”; il simulacro della Vergine ammantata di nero, incontra il simulacro del Risorto.
Bompietro detto il paese del benessere per le favorevoli condizioni geoclimatiche, immerso nella natura e nella semplicità qui è possibile incontrare persone che sono dei veri e propri tesori viventi dalla sicilianità più pura. Il paese seppur piccolo conserva una apprezzabile vivacità economica con aziende agro alimentari di particolare rilievo, sia nella coltivazione di grano e foraggi sia nella trasformazione casearia. Piatto tipico è “salsiccia e formaggi locali con pasta e fave”.
Gangi, è stato eletto borgo più bello d’Italia nel 2014 ed è anche Gioiello d’Italia. Struttura urbana medievale, nel centro svetta la torre campanaria o dei Ventimiglia. Numerose le opere d’arte a partire dal Palazzo Bongiorno, la Cripta della Chiesa Madre che ospita un considerevole numero di mummie, tutti sacerdoti. il Museo Giambecchina. E’ un paese di grande tradizione agricola e produzione di grano e foraggi per animali, in primavera i panorami colorati somigliano a tavolozze dipinte. Tra le manifestazioni più sentite sicuramente la Sagra della Spiga ed il Presepe Vivente. Curiosità: le buche delle lettere del centro storico sono stranamente posizionate in verticale anziché in orizzontale Piatto tipico è “pasta cu maccu”. Evento di Pasqua: tradizionale Processione della Domenica delle Palme con la spettacolare esibizione ritmica Tamburinata
San Mauro Castelverde di antichissime origini quindi ricco di arte e storia. Negli ultimi anni l’Amministrazione ha investito molto sul divertimento legato alla natura. Con la Zip Line più lunga del sud Italia è possibile “volare” sulla vallata appesi ad un cavo di acciaio. Un’altra attrazione è rappresentata dalla possibilità di percorrere le Gole del Tiberio a bordo di una canoa. Curiosità del paese solo gli orologi solari che si trovano in molte facciate di case e chiese. Piatto tipico è un dolce “Il Fiorello” di San Mauro. Eventi di Pasqua: “Donna de Paradiso”, a cura dell’Associazione Culturale e Musicale “L’Eremo” in collaborazione con il Comune. Venerdì 8 Aprile 2022, alle ore 21.30 presso la Chiesa Santa Maria De Francis, San Mauro Castelverde (PA). Lauda drammatica di Jacopone da Todi, regia di Matteo Mazzola.
8 . Itinerario del Ficodindia comprende tre comuni. Roccapalumba definito il paese delle stelle e del ficodindia. Si tratta di uno dei poli più importanti per la produzione e trasformazione del frutto iconico della Sicilia con oltre 250 ettari di terreno coltivato a ficodindia. Qui è presente anche un grandissimo parco astronomico, il museo della ferrovia e il museo delle arti antiche. Da non perdere una visita al Mulino Fiaccati completamente ristrutturato con annesso museo. Curiosità: la suggestiva rocca da cui prende il nome il paese nella quale nidificano migliaia di uccelli. Piatto tipico è “linguine con ficodindia”.
Vicari, conosciuto per il un sontuoso Castello visibile da molto lontano. Il paese è noto anche per il detto popolare “c’è ancora suli a Vicari” legato alla particolare posizione geografica. La sua strategica posizione infatti, veniva presa come punto di riferimento temporale per gli agricoltori. Il paese è molto tranquillo, intriso di storia e tipicità. Piatto Tipico è il biscotto “passavolante di Vicari”.
Lercara Friddi paese che ha dato i natali ai nonni di Frank Sinatra al quale è stato dedicato anche un museo, unico in Europa. Qui ogni anno si svolge anche il My Way Festival importantissimo evento musicale internazionale. Per grandezza e storia si tratta della città di riferimento di questa area della provincia di Palermo. Da visitare il Parco archeologico-industriale e il museo delle zolfare. Interessante la presenza di collezionisti di carretti siciliani. Curiosità; la cripta della Chiesa Madre ospita una collezione di centinaia mille presepi di tutto il mondo. Piatto tipico è “la pantofola di Lercara Friddi”. Evento di Pasqua: domenica ore 11,30 Piazza Duomo tradizionale “Incontro di Pasqua” tra il simulacro della Vergine e l’effige di Cristo Risorto.
9 Itinerario del Gattopardo,
Santa Margherita di Belice, dove ha sede il Palazzo di Filangeri Cutò appartenuto alla famiglia materna di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Lo scrittore qui ha vissuto quasi tutte le sue estati ed ha scritto buona parte del Romanzo del Gattopardo. La città gravemente colpita dal terremoto del 1968 oggi si presenta totalmente rinnovata e ricca di fascino. Curiosità: gli antichi abbeveratoi ristrutturati e l’affaccio su una estesa valle di produzione di foraggi e grano. Piatto tipico è il dolce chiamato “siringata”.
10 Itinerario tirrenico comprende due comuni
Castroreale un tempo località di riferimento dell’area tirrenica in quanto residenza preferita dal re Federico III d’Aragona. Comprende anche due frazioni Bafia e Protonotaro. Paese ricchissimo di storia, arte e cultura. Da non perdere la visita al Duomo, con l’affaccio paesaggistico da Capo Milazzo a Capo Tindari. La chiesa della Candelora, la Torre di Federico II, la pinacoteca di Santa Maria degli Angeli, il Museo Civico sono solo alcuni dei monumenti visitabili. Alla parte urbana si aggiunge quella naturalistica con estesi boschi tutti da scoprire. Curiosità: una leggenda legata al Castello di Protonotaro Piatto Tipico: biscotti della Badessa o “Biscotti Castriciani” nelle due versioni, freschi e rinfornati.
Evento di Pasqua: di particolare fascino è “la processione du Cristu Longu” un’asta di cipresso lunga quasi quattordici con in cima un antico crocifisso viene issata da tanti uomini mediate un sistema di leve e portata in processione. Si svolge due volte l’anno.
Rodì Milici, paese collinare composto da due frazioni, Rodì e Milici. Apprezzato per la genuinità dei luoghi e per l’aria salubre in quanto immerso tra gli uliveti e vigneti. Diversi i tesori artistici che ne testimoniano le origini storiche, La Cupola Rosata, la La Chiesa di San Bartolomeo, Il Palazzo Colloca, L’Arco del Poeta, il Palazzo dei Cavalieri di Malta o la Chiesa dei SS. Rocco e Biagio. Curiosità: frantoi e palmenti attivi e dismessi ma ben conservati e visitabili su appuntamento.
Il Circuito Bella Sicilia è una formula di condivisione tra alcune località siciliane che cooperano per presentare al viaggiatore una esperienza di visita nell’Isola mirata alla scoperta di ricchezze emozionali uniche, l’intreccio tra storie umane e tradizioni locali, i sapori delle tipicità enogastronomiche, l’immersione in moore slow life per la percezione intima di paesaggi, street urban e ricchezze artistiche fulcro di infiniti scrigni dei territori.
E’ possibile scoprire di più sul sito www.bellasicilia.it o nei documentari televisivi sui social network di Bella Sicilia. Info mail: circuitobellasicilia@gmail.com