Dal Vallone

Mussomeli, accoglienza bambine ucraine alla scuola Paolo Emiliani Giudici.Torta ed applausi per loro

MU7SSOMELI – Braccia aperte, un cartellone che, in ucraino e con tante bandierine colorate, recita ‘Benvenuti’, una megatorta e un messaggio importante di speranza ha accolto 3 bambine ucraine, nel loro primissimo giorno della ‘nuova vita’, nella scuola primaria “P.P.Puglisi” e nella scuola dell’Infanzia “Madre Teresa di Calcutta” dell’ Istituto Comprensivo P.Emiliani Giudici di Mussomeli.

Ad accompagnarli alla prima campanella scolastica la madre, il sindaco Giuseppe Catania, l’assessore Jessica Valenza e Cettina Intilla. Ad attenderli il dirigente scolastico Alessandra Camerota, i docenti e gli alunni della scuola primaria.

I primi momenti di trepidante attesa ed emozione sono stati ‘sciolti’ da una calorosa accoglienza, gli alunni della primaria con bandierine ucraine e cartelloni, hanno cantato l’ Inno Nazionale Italiano e subito dopo con rigoroso silenzio hanno ascoltato l’Inno Nazionale Ucraino.

A seguire, gli alunni della classe 2°A , la classe che accoglierà la piccola Yeva, hanno cantato e ballato per la nuova arrivata “Girotondo della Pace”. Subito dopo Il dirigente Scolastico Camerota, dopo un emozionante saluto di benvenuto ha fatto dono a Yeva della divisa scolastica e di una sacca, personalizzata appositamente per lei , contenente borraccia e posate da utilizzare durante il pasto scolastico. Messaggi di benvenuti sono stati espressi anche dal sindaco e dall’assessore.

La festa di accoglienza si è poi spostata alla scuola dell’infanzia “Madre Teresa di Calcutta” per accogliere Polina e Daria, sorelline di Yeva. I bambini dell’infanzia muniti di bandierine e cartelloni, con la gioia e la spontaneità che li contraddistingue, hanno cantato e ballato per loro. Polina e Daria trasportate da questo clima gioiosa si sono aggregate subito ai nuovi compagnetti senza nessuna difficoltà: per comprendersi i bambini non hanno bisogno di parole e questa è la loro bellezza.

 Alla fine gli insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia hanno preso per mano uno ad uno le bambine per portarle in questa nuova esperienza con un sorriso.

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