Salute

Mussomeli, accoglienza bambine ucraine alla scuola Paolo Emiliani Giudici.Torta ed applausi per loro

Carmelo Barba

Mussomeli, accoglienza bambine ucraine alla scuola Paolo Emiliani Giudici.Torta ed applausi per loro

Mer, 27/04/2022 - 20:28

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MU7SSOMELI – Braccia aperte, un cartellone che, in ucraino e con tante bandierine colorate, recita ‘Benvenuti’, una megatorta e un messaggio importante di speranza ha accolto 3 bambine ucraine, nel loro primissimo giorno della ‘nuova vita’, nella scuola primaria “P.P.Puglisi” e nella scuola dell’Infanzia “Madre Teresa di Calcutta” dell’ Istituto Comprensivo P.Emiliani Giudici di Mussomeli.

Ad accompagnarli alla prima campanella scolastica la madre, il sindaco Giuseppe Catania, l’assessore Jessica Valenza e Cettina Intilla. Ad attenderli il dirigente scolastico Alessandra Camerota, i docenti e gli alunni della scuola primaria.

I primi momenti di trepidante attesa ed emozione sono stati ‘sciolti’ da una calorosa accoglienza, gli alunni della primaria con bandierine ucraine e cartelloni, hanno cantato l’ Inno Nazionale Italiano e subito dopo con rigoroso silenzio hanno ascoltato l’Inno Nazionale Ucraino.

A seguire, gli alunni della classe 2°A , la classe che accoglierà la piccola Yeva, hanno cantato e ballato per la nuova arrivata “Girotondo della Pace”. Subito dopo Il dirigente Scolastico Camerota, dopo un emozionante saluto di benvenuto ha fatto dono a Yeva della divisa scolastica e di una sacca, personalizzata appositamente per lei , contenente borraccia e posate da utilizzare durante il pasto scolastico. Messaggi di benvenuti sono stati espressi anche dal sindaco e dall’assessore.

La festa di accoglienza si è poi spostata alla scuola dell’infanzia “Madre Teresa di Calcutta” per accogliere Polina e Daria, sorelline di Yeva. I bambini dell’infanzia muniti di bandierine e cartelloni, con la gioia e la spontaneità che li contraddistingue, hanno cantato e ballato per loro. Polina e Daria trasportate da questo clima gioiosa si sono aggregate subito ai nuovi compagnetti senza nessuna difficoltà: per comprendersi i bambini non hanno bisogno di parole e questa è la loro bellezza.

 Alla fine gli insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia hanno preso per mano uno ad uno le bambine per portarle in questa nuova esperienza con un sorriso.