Gli spartiti sono stati riaperti, i gruppi sacri ripuliti per risplendere, gli abiti delle maestranze e dei Fogliamari ben stirati, i fiori già ordinati.
Caltanissetta si prepara, dopo due anni, a rivivere le “sue” tradizioni, quelle del suo popolo, quelle dei suoi avi. Sono le “nuove” generazioni, che le ripoteranno in piazza. Figli, nipoti o pronipoti di chi, nel 1900, aveva commissionato i gruppi sacri, aveva ritrovato quel Cristo annerito dentro una grotta, aveva promesso un voto per grazia ricevuta o da avere.
Le processioni della Settimana Santa a Caltanissetta non sono degli eventi folkoristici né possono essere ridotte a questo.
Sono dei riti che fondono insieme sacro e popolare, che alternano musica a silenzio, che portano in piazza, per le vie del centro storico e dentro le chiese il clero e i laici per vivere, insieme, dei momenti di preparazione alla Pasqua.
La Prefettura ha invitato tutti i soggetti coinvolti alla “prudenza” e a evitare assembramenti anche alla luce della situazione epidemiologica. Una rassicurazione che istituzioni e associazioni della Settimana Santa hanno assicurato che veicoleranno a cascata ai cittadini. Il Comune ha comunicato che saranno anche distribuite in piazza delle mascherine per chi non ne fosse già dotato.
Ma i riti torneranno, finalmente, in piazza.
Il Vescovo, Mons. Mario Russotto, ha voluto anticipare la preparazione alla Pasqua alla giornata di Sabato quando ci sarà una via Crucis nel centro storico dalle ore 20.00. “Contemplando le vare” Sarà il primo vero incontro fisico che seguirà quello “virtuale” dedicato ai bambini che potrà essere seguito oggi, dalle ore 15.30, nei canali social della Diocesi di Caltanissetta.
Domenica, dalle porte del cortile che la Biblioteca Scarabelli condivide con la Chiesa Sant’Agata, alle ore 19.15 uscirà la Real Maestranza preceduta dal suo Capitano, Calogero Garzia mentre il simulacro di “Gesù Nazareno” con la sua barca ricoperta di fiori lo attenderà nello spiazzo antistante la Chiesa di Sant’Agata. Ad accompagnarlo ci sarà anche la banda musicale.
Lunedì e Martedì la gestione sarà curata dal Teatro della Parola A.Te.Pa. con “Passio Christi. Frammenti”. I figuranti metteranno in scena la passione di Cristo in un teatro diffuso di notevole pregio artistico: la Cripta della Cattedrale, la Chiesa di San Sebastiano e il Centro Storico di Caltanissetta.
Mercoledì il Capitano della Real Maestranza, Calogero Garzia, nell’atrio del Comune alle ore 10.00 riceverà le chiavi della città dal Sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino e dalla Baby Sindaca di Caltanissetta Giulia Guarino. Una presenza dal forte messaggio simbolico che mira a promuovere una reiterazione delle tradizioni cittadine alle nuove generazioni.
Dalle ore 12.00 inizierà la Processione del Santissimo Sacramento portato dal Vescovo Mons. Mario Russotto e accompagnato dalla Real Maestranza. Quest’ultima, preceduta dal suo capitano, percorrerà per ben due volte il Corso Umberto. La prima volta con i guanti neri e le bandiere avvolte, in segno di lutto e, all’uscita della Cattedrale, con i guanti bianchi e gli stendardi in alto in segno di festa per la Resurrezione di Cristo.
Nel pomeriggio si disporranno le Varicedde in una distribuzione diffusa per evitare che portatori e famiglie che detengono i gruppi, possano già creare un eccessivo assembramento. Le prime otto Varicedde saranno già in Corso Umberto all’ingresso di via Re d’Italia, le altre le seguiranno in un adeguato distanziamento. La processione dalle ore 20.00 procederà con il tradizionale percorso lungo le vie del Centro Storico (senza passare dalla Strata ‘a FOglia ritenuta “troppo stretta” dati i tempi attuali) per ritornare, a notte inoltrata, attorno alla fontana Tripisciano.
Giovedì si ripeterà lo stesso iter con la maestosità delle Vare che, dal 10 al 13 aprile, dal museo di via Colajanni saranno spostate e portate nelle navate laterali della Cattedrale per essere ammirate dai visitatori. La notte precedente, il mercoledì santo, i gruppi Grandi faranno spazio a quelli Piccoli che, al termine della processione, verranno accolti dentro la chiesa. Resteranno insieme per qualche ora finchè la mattina avverrà il vero scambio di postazioni e, mentre i Grandi Gruppi usciranno all’aperto per essere addobbati in vista della processione serale, i Piccoli Gruppi si collocheranno meglio in chiesa per restare esposti fino al 25 aprile.
La processione, nella stessa disposizione espansa già collaudata la sera prima, dalle ore 20.00 sarà “aperta” dal simulacro dell’Ultima Cena recentemente rientrato dall’aeroporto Fiumicino di Roma dopo la sua esposizione al terminal internazionale.
La riproduzione dell’opera di Leonardo da Vinci non è stata l’unica a “muoversi” al di fuori del territorio cittadino per promuovere la Settimana Santa di Caltanissetta. In precedenza, infatti, anche la varicedda “La Scinnenza” è stata esposta per diversi mesi nel terminal dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Accanto ai due gruppi sacri, a Catania e a Roma, erano stati collocati dei totem nei quali scorrevano fotografie e video che alcuni fotografi e videomaker nisseni hanno realizzato durante le precedenti edizioni della Settimana Santa e un Qr Code che rimandava al sito https://www.lapassionenelcuoredisicilia.it/
Venerdì sarà il giorno più mistico per la città di Caltanissetta, fortemente legata alla Processione del “Cristo Nero” che uscirà dalla chiesa del Signore della Città nel cuore del quartiere San Francesco. Le “ladate” dei Fogliamari e gli ex voto scalzi accompagneranno il clero per tutta la processione. Per garantire una maggiore sicurezza non saranno ammessi i fedeli all’uscita del simulacro dalla chiesa.
Sabato sarà il giorno del silenzio e della riflessione interiore. Il passaggio dal venerdì, giorno in cui è morto Cristo, alla domenica, quando si celebra la Resurrezione. Un’opportunità che il Vescovo invita a cogliere per poter riflettere sulla propria esperienza di vita.
Domenica, dalle ore 10.30, le campane della Cattedrale Santa Maria La Nova suoneranno a festa per celebrare la Resurrezione e aprire la Santa Messa Pontificale Pasquale che sarà celebrata direttamente dal Vescovo della Diocesi di Caltanissetta.