Primopiano

Caltanissetta risponde al richiamo del Mercoledì Santo: grande festa per Real Maestranza e Varicedde

Il Mercoledì Santo a Caltanissetta è un giorno di grande festa per l’abbondanza degli eventi che riempiono le ore di quasi tutto l’arco della giornata.

Si inizia di buon mattino nella casa del Capitano della Real Maestranza, figura che, con la vestizione e la colazione, apre le sue porte e si prepara a vivere un anno veramente speciale.

Quando è tutto pronto esce da casa e ad attenderlo c’è la banda musicale e la sua categoria pronti per scortarlo fino in piazza dove si svolgerà la processione. E questo onore, quest’anno è stato di Calogero Garzia, appartenente alla categoria dei panificatori, pasticceri e cuochi.

Prima tappa è la consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco Roberto Gambino. Un momento che quest’anno non è stato avvolto da una consueta folla di gente dato che, per garantire un atteggiamento di “buon senso” così come suggerito dalle istituzioni sanitarie e civili, è stato svolto in forma ristretta.

Dopo si è tenuta la funzione religiosa nella chiesa di Sant’Agata al Collegio dove, dal suo bastione sul retro, è uscito tutto il corteo.

Ed è stato quello il momento in cui corso Umberto e piazza Garibaldi si sono riempiti di persone pronte a vedere sfilare le dieci categorie dopo 2 lunghi anni di silenzio e di vuoto.

Anche in questo caso, come è avvenuto per la processione del Gesù Nazareno, i cittadini spettatori hanno seguito con rispettoso rigore l’avanzata dei “maestri” sia quando sono passati “in nero” sia quando sono tornati, a bandiere sventolanti in cielo, “in bianco” e seguendo il Clero.

Attorno a una delle cerimonie più amate della città, in una giornata in cui il sole brillava alto e deciso in cielo, c’erano soltanto visi festosi e sorrisi allegri.

La giornata è proseguita già nel pomeriggio quando hanno cominciato a fare capolino in centro storico le Varicedde addobbate a festa.

Profumi di fiori si sono mescolati a quelli del torrone e dello zucchero filato e, al calar del sole, tutti e 19 gruppi sacri erano pronti per il loro rituale giro.

Ad abbellire ancora di più la cornice scenografica della grande piazza di Caltanissetta c’è stata l’illuminazione architetturale proiettata sulla facciata della Cattedrale, del Palazzo della Camera di Commercio (con il volto di Cristo che trasporta la Croce) e della chiesa Sant’Agata.

Sono state messe in atto, seguendo una visione condivisa con le istituzioni, alcune modifiche al percorso. La partenza con postazioni “distanziate”, ad esempio, così come la scelta di non passare dalla Strata ‘a Foglia. Dettagli che, insieme al freddo pungente e al vento che si è alzato, non hanno per nulla diminuito il fascino di una processione ormai centenaria che continua ad attirare l’attenzione di fedeli e curiosi.

Circa un’ora dopo la mezzanotte la lunga e composta processione si è conclusa con le Varicedde disposte in fila nella navata centrale della Cattedrale Santa Maria La Nova. Stamattina, all’uscita delle Vare dalle navate laterali, i piccoli gruppi sacri prenderanno posizione per restare, in esposizione, fino a domenica 25 aprile.

Tanto ancora può essere fatto per risvegliare la città dal torpore nel quale si è lasciata trascinare, come ad esempio promuovere un maggiore coinvolgimento delle scuole (e la partecipazione della Baby Sindaca Giulia Guarino è stato già un segnale di questa strategia di cambiamento). La partecipazione alle processioni in piazza, dalla mattina fino alla sera inoltrata, però, fa capire che c’è ancora del potenziale da poter sfruttare e che la strada da intraprendere è proprio quella di innovare la tradizione rinnovando il fervore religioso e culturale di tutti i riti sacri della Settimana Santa di Caltanissetta e rievocare la Passione nel cuore della Sicilia.

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